Raggiunto già in passato da provvedimenti di espulsione l’uomo è stato identificato venerdì e trasferito al CIE di Milano. Espulso, non potrà rientrare in Italia per 10 anni

Espulso un uomo di nazionalità tunisina, già raggiunto in passato da procedimenti di espulsione.  L’uomo, classe 1984, è stato identificato durante i controlli dela polizia alla galleria Gramsci nei pressi della stazione nel pomeriggio di venerdì.
Dagli accertamenti è emerso che il trentenne aveva a suo carico un provvedimento di rintraccio legato a una precedente espulsione.

Già in possesso di un foglio di soggiorno per motivi familiari in quanto padre di un bambino avuto in Italia da una cittadina italiana residente nella provincia di Pisa,  si era reso responsabile di vari reati, commessi anche con diversi alias, anche in materia di stupefacenti.
L’uomo era stato condannato per minacce,  violenza privata, atti persecutori, maltrattamenti in famiglie e violazione gli obblighi di assistenza familiare, nei confronti della compagna. Reati che gli erano valsi anche il divieto di avvicinarsi all’abitazione della donna.

Nel 2011 era stato colpito da un provvedimento di espulsione emesso dalla Questura di Pisa dopo la scadenza del permesso di soggiorno, non rinnovato per assenza di requisiti. Accompagnato presso il CIE di Milano era stato espulso dal territorio italiano.

Rientrato clandestinamente in Italia a luglio del 2014 è stato nuovamente rintracciato in città e nuovamente raggiunto da un provvedimento di espulsione. Trasferito al CIE di Torino, ha ottenuto attraverso un ricorso la sospensione del provvedimento per motivi sanitari. Il giudice di pace ha però poi respinto il ricorso.

L’uomo non potrà rientrare in Italia per i prossimi dieci anni.