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Addio a Paola Bora, docente amata e figura storica della Casa della Donna

bora

Un grande lutto per una donna che ha fortemente contribuito alla vita culturale e politica della città


È scomparsa nella giornata di ieri, domenica 24 gennaio, la professoressa Paola Argentina Bora.

61 anni, ricercatrice universitaria di Storia della filosofia alla Scuola Normale e docente del Dipartimento di Filosofia e del corso di laurea di Scienze per la Pace dell’Università di Pisa, Paola Bora era persona molto nota in città per la sua storica presenza nel movimento femminista e i suoi studi di genere. Una vita spesa per l’impegno e lo studio, la ricerca e l’insegnamento, l’attenzione per gli altri, l’attivismo politico.

Ad annunciarne il decesso l’associazione Casa della donna di Pisa, di cui è stata presidente, che parla di “profondo dolore per la perdita della carissima amica e presidente Paola Argentina Bora. Paola era gravemente malata e durante la malattia è stata sempre seguita con premura e grandissimo affetto dalla famiglia, da amiche e amici”.

La Casa comunica che giovedì 29 gennaio alle ore 16 verrà ricordata presso la sede dell’Associazione in via Galli Tassi 8.

“Siamo vicini ai suoi parenti ed amici”; così Ranieri Del Torto, presidente del Consiglio Comunale ha voluto esprimere, anche a nome di tutto il consiglio, le proprie condoglianze.

Anche dal Pd giungono condoglianze. La senatrice Maria Grazia Gatti scrive: “Paola Bora ci ha lasciati dopo una malattia devastante che lei aveva affrontato con la forza, la determinazione e il coraggio che ha caratterizzato tutta la sua vita. Paola, impegnata a Pisa come ricercatrice in Storia della Filosofia preso la Scuola Normale Superiore, aveva scelto come punto di vista da sostenere e sviluppare quello delle donne. La Casa delle Donne di Pisa è stato il luogo privilegiato in cui il suo impegno si è espresso. Negli ultimi anni ne era diventata la Presidente. Io avevo conosciuto Paola quando eravamo all’Università, militavamo tutte e due nella Sezione universitaria del PCI, poi eravamo rimaste in contatto negli anni seguenti, io sempre nel partito, lei più presente nei gruppi di lettura femministi, nella libreria delle Donne e all’Università. Con lei ho condiviso riflessioni e pratiche relative alla libertà e all’autonomia femminile. Mi mancherà”.

Paolo Fontanelli, deputato questore: “La scomparsa di Paola Bora mi addolora profondamente. Paola era una donna che aveva fatto dell’impegno politico e sociale una missione di vita, in particolare per le questioni di genere che trattava sia dal punto di vista associativo sia accademico. Già militante della sinistra, appassionata del dibattito delle idee, furono molte le iniziative alle quali abbiamo partecipato insieme, in particolare quando ero Sindaco di Pisa. Perdiamo una figura importante del mondo accademico e della militanza dei diritti delle donne”.

Francesco Nocchi, segretario provinciale Pd: “Sono colpito dalla scomparsa di Paola Bora, con lei perdiamo un punto di riferimento per i diritti delle donne e una importante esponente accademica degli studi di genere, impegni che portava avanti con profonda dedizione e spirito idealistico”.

Anche la Cgil di Pisa e il coordinamento donne Cgil esprimono il più totale e profondo cordoglio per la scomparsa di Paola Bora.
“Con lei scompare una persona sempre impegnata a valorizzare il ruolo della donna nella nostra città”, scrivono. Con il suo impegno ha contribuito a costituire l’associazione Casa della Donna a Pisa, diventata negli anni un solido punto di riferimento per tutte le donne e per tutti gli uomini che difendono la dignità e la parità non solo delle donne ma anche di tutti i soggetti più deboli. La ricordiamo con la sua energia e convinzione nelle iniziative promosse dal coordinamento donne e Cgil nel Comitato “ Se non ora quando”.

A esprimere il suo cordoglio e la vicinanza alla famiglia anche il Sindaco di Pisa, Marco Filippeschi:”La scomparsa di Paola Bora priva la nostra città di una grande energia. Paola è stata una valida studiosa di una delle grandi scuole pisane, dell’Università e della Scuola Normale, quella di filosofia. La ricordo negli anni del suo impegno politico fra gli universitari del partito comunista italiano e in quelli che l’hanno vista protagonista del movimento delle donne. Alla Casa della Donna, in particolare, ha dato il suo grande contributo d’azione e d’intelligenza, diventando il riferimento anche per generazioni più giovani della sua, capace di proporre in modi coinvolgenti le culture della differenza di genere. Paola ci lascia l’esempio di una presenza forte e dialogante, di una cultura ricca, non elitaria ma invece disponibile all’impegno, di un tratto umano, di una sensibilità che lascia in chi l’ha conosciuta un rimpianto profondo. Ci stringiamo con affetto alle figlie e a Maurizio, alle sorelle, ai familiari che le hanno dato tanto amore nel tempo della sua malattia, e alle sue amiche e compagne che le sono state sempre vicine”.

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Pubblicato il: 26 gennaio 2015

Argomenti: Cronaca, Pisa

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