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Regolamento per le residenze, dall’assemblea di lunedì prove di dialogo

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Un’assemblea distensiva, “tra il comico e il belligerante” come l’ha definita qualcuno, quella di lunedì sera convocata alla residenza universitaria Fascetti, per discutere la nuova bozza di regolamento per le residenze che dovrà essere approvato dal Cda dell’Ardsu nelle prossime settimane.

Sei i punti contestati della bozza, che vanno dalla possibilità di fare controlli nelle stanze senza alcun preavviso, al divieto di ricevere ospiti esterni per più di 4 ore, all’obbligo, per i periodi di chiusura estiva, di liberare le camere dagli effetti personali. Ad essere contestata è anche la chiusura notturna delle aule studio interne e degli spazi comuni, il divieto di uso di piccoli elettrodomestici, e sopratutto il fatto che non sia prevista alcuna gradualità nell’applicazione di sanzioni disciplinari, consentendo misure come l’immediata revoca del posto alloggio per violazioni minori già al primo richiamo.

Gli studenti si sono presentati all’assemblea forti delle circa 1000 firme già raccolte, un numero considerevole visto che gli nelle residenze a Pisa vivono circa 1500 studenti, e anche da Siena e Firenze si stanno mobilitando dato che il regolamento ha portata regionale.

“Abbiamo esposto le nostre ragioni per ogni punto contestato – spiega Federico Lifschitz, rappresentante della Fascetti – e le ragioni esposte dalle due dirigenti dell’Ardsu presenti non ci sono sembrate affatto convincenti. Hanno provato a difendere la posizione ‘proprietaria’ degli immobili, aggiungendo che alcuni punti sono stati pensati per difendere chi vive in stanze doppie, un argomento a nostro avviso debole. La cosa importante – aggiunge – è che porteremo la nostra posizione direttamente in CdA, dove chiederemo di essere ascoltati e consegneremo le firme, che continuiamo a raccogliere”.

E mentre venerdì si riunirà la commissione residenze che riformulerà la bozza che verrà poi portata in CdA, dall’Ardsu si conferma la volontà di dialogo sul regolamento. “L’azienda deve modificare il regolamento delle residenze, andando necessariamente a toccare degli equilibri”, ha detto ieri il direttore dell’Ardsu di Pisa Magda Beltrami. “La bozza comunque deve essere vagliata dalla commissione e poi ci sarà una decisione finale. Tutto ciò che è emerso dall’assemblea di lunedì verrà quindi tenuto in considerazione, anche se di fatto non c’è stato un inasprimento delle regole rispetto al regolamento precedente”.

Per Beltrami “molti punti c’erano già. Certo, ci possono essere e ci saranno sicuramente delle modifiche in funzione di quello che gli studenti hanno rappresentato, ferma restando la necessità di rinnovare il regolamento”. La dirigente afferma quindi che non si sono verificate situazioni particolari o episodi tali da giustificare la rigidità di alcuni punti: “Nessun caso del genere, si tratta di proposte su cui c’è il confronto con gli studenti e la ricerca di una sintesi condivisa”.

Anche sui punti più critici – il controllo nelle stanze, la chiusura notturna delle aule studio, l’ospitalità – Beltrami ammorbidisce la linea: “Sono tutti punti che rivedremo assieme, altrimenti non avrebbe avuto senso convocare un’assemblea per discuterne con gli studenti stessi. L’ascolto c’è e continuerà ad esserci, saranno poi gli organi a decidere in ultima istanza”.

C.C.

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Pubblicato il: 2 luglio 2014

Argomenti: Pisa, Scuola-Università

Visto da: 782 persone

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