Identificata la macchina usata dall’aggressore di Zakir Hossain e dai sui tre amici per allontanarsi dal centro di Pisa. Gli investigatori, grazie alle telecamere posizionate sul luogo de delitto e ed altrove in città, avrebbero infatti identificato modello e colore della vettura.

L’aggressione, che ha portato alla morte del 34enne di nazionalità bengalese, è avvenuta intorno all’una di domenica notte: le telecamere mostrerebbero quattro persone che si avvicinano a Zakir Hossain che è in attesa dei colleghi di lavoro sotto l’arco di San Bernardo. Uno dei quattro, si avvicina più spavaldo e inizia a urlargli contro. Le riprese mostrano la vittima impassibile, gli amici dell’aggressore che tentano di trattenerlo, senza successo, e improvvisamente il pugno fatale. I soccorsi trasportano all’ospedale Zakir Hossain, ma martedì mattina l’uomo muore. L’ipotesi di accusa per l’aggressore potrebbe essere omicidio volontario.

Il questore di Pisa Gianfranco Bernabei invita e consiglia agli amici dell’aggressore di farsi avanti, in caso contrario il rischio per loro è di dover rispondere in concorso in omicidio.

Ieri intanto il sindaco di Pisa Marco Filippeschi ha incontrato i rappresentanti della comunità bengalese, comunicando l’adesione alla manifestazione di domani (alle ore 15 di venerdì 18 in Piazza Sant’Antonio). Il sindaco ha inoltre offerto il sostegno del Comune per l’assistenza legale e per coprire le spese di trasporto della salma da Pisa a Roma. Quelle per il trasporto da Roma fino alla capitale de Bangladesh saranno invece sostenute dalla compagnia di bandiera bengalese. “Sarà la comunità bengalese stessa – ha spiegato infine Filippeschi – dopo essersi confrontata con i figli e la moglie della vittima, a farci sapere quale tipo di sostegno sarà più opportuno e utile da parte dell’amministrazione. Il tutto auspicando che le indagini giungano quanto prima a scoprire i responsabili”.