Mancano solo tre giornate per il Pisa alla fine di questo campionato che è stato abbastanza travagliato per i nerazzurri, con tre cambi tecnici e una conseguente altalena di risultati e di classifica. Sempre comunque dentro le prime nove per tutta la stagione, il Pisa si trova adesso, e dopo l’importante vittoria casalinga contro il Prato, al quinto posto con 46 punti e con 4 lunghezze in più dei prossimi agguerriti avversari: la Salernitana del Presidente Lotito, squadra promossa dalla Seconda divisione, e comunque costruita per fare il doppio salto di categoria. Per tutti gli addetti ai lavori sarà, tra le rimanenti, la partita più insidiosa per i nerazzurri, non solo per il valore tecnico della compagine campana ma soprattutto per l’effetto “Arechi”, lo stadio di Salerno, che è a tutti gli effetti, nella speciale valutazione riguardante le presenze registrate fino a questo momento nel campionato di Lega Pro, al primo posto assoluto. Non mancherà quindi il fattore campo, spesso elemento sottovalutato, ma che può costituire la carta vincente per i padroni di casa, come è avvenuto storicamente anche per la piazza pisana, quando l’Arena Garibaldi impressionava gli avversari per il calore e la passione della sua tanta gente.

Casa Pisa  – Ma il Pisa di Mister Menichini se saprà giocare con la stessa convinzione della partita casalinga contro il Prato, o nelle gare contro Perugia e Benevento, non dovrà assolutamente temere nessuno, ma anzi avrà l’occasione della stagione per dimostrare le potenzialità del gruppo e ambire davvero a disputare i play-off con una condizione psicologica rafforzata. Nell’amichevole del giovedì Mister Menichini ha riproposto il modulo già visto contro il Prato ossia il 4-3-3 affidandosi tuttavia ad un centrocampo di maggiore esperienza con Mingazzini e Favasuli affiancati nella partitella di allenamento da Sampietro. Assente perché appiedato dal giudice sportivo sia Goldaniga in difesa, che Giovinco in attacco. Per la difesa il sostituto naturale dovrebbe essere Kosnic, che al 100% indosserà una maglia da titolare al centro del reparto arretrato insieme a Rozzio, mentre per l’attacco Napoli e Mannini saranno molto probabilmente i due attaccanti a sostegno di Arma leggermente più avanzato. Nella consueta conferenza stampa settimanale il Mister nerazzurro chiede ai suoi di andare a Salerno a fare la propria partita, cercando di aggredire l’avversario senza timori, tentando di creare più azioni possibili con l’obiettivo di invertire la tendenza dell’ultimo periodo che vede i nerazzurri in affanno in trasferta.

Qui Salerno – Anche la Salernitana ha avuto un anno tribolato con diverse panchine saltate: sono esattamente tre i tecnici che si sono avvicendati alla guida tecnica della squadra campana, proprio come il Pisa e adesso è la volta di Gregucci sulla panchina campana da due mesi e dopo le fallimentari gestioni dei predecessori Sanderra e Perrone, che non hanno soddisfatto la proprietà e la piazza.
La formazione che Gregucci metterà in campo non dovrebbe avere sorprese sotto il profilo del modulo tecnico da adottare, ma ancora diversi i dubbi da sciogliere sulla scelta degli interpreti da schierare. In difesa Sembroni e Tuia saranno i centrali difensivi, con la coppia Piva – Scalise a completare il reparto difensivo, posizionati davanti al portiere Gori. Le sorprese possono arrivare dalla cintola in su. La squadra sarà schierata ancora con il 4-2-3-1, con in mediana Montervino  che si gioca un posto con Perpetuini accanto a Pestrin. A Volpe il ruolo da trequartista in mezzo a Foggia, che ritorna dopo la giornata di squalifica, e con  Fofana preferito a Mounard ed Ampuero.  La punta potrebbe essere ancora Mendicino, ma dato il suo lungo digiuno in fase realizzativa, potrebbe essere schierato Ginestra dal primo minuto.

Le gare del girone B Prima Divisione

Prato – Ascoli

Pontedera- Barletta

Benevento – Catanzaro

Gubbio- L’Aquila

Grosseto- Lecce

Salernitana – Pisa

Perugia – Viareggio

Riposa: Frosinone e Paganese