MENU

Si allarga l’inchiesta sull’IFC-CNR, nel mirino convenzioni sospette

IFC

Tra le convenzioni sospette ne spunta una con la GE Healthcare, che avrebbe dovuto finanziare per circa 300mila euro un progetto destinato a cinque soggetti, risultati poi società inattive o associazioni ricreative


Si aprono nuovi scenari nell’inchiesta della Procura di Pisa sul terremoto che ha scosso l’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr. Al vaglio ci sono una serie di convenzioni sospette attivate dall’istituto – appalti che prevedono il trasferimento di fondi per lo svolgimento di attività di supporto alla ricerca – con società inattive o in liquidazione al momento della stipula dei contratti.

Gli inquirenti cercano di capire se l’inefficienza sistema dei controlli e delle verifiche amministrative – che ha permesso all’ex responsabile dell’ufficio entrate Marco Borbotti di ottenere dall’amministrazione centrale del Cnr i fondi necessari a finanziare progetti di ricerca in assenza di reali contratti di sponsorizzazione capaci di coprire quelle spese – non abbiano spinto il funzionario, con la complicità di terzi ancora da individuare, ad assicurarsi fondi per ricerche scientifiche in realtà mai eseguite. Si attendono quindi gli sviluppi delle indagini per far luce sulla dinamica che ha portato l’Ifc ad accumulare un “buco” nel bilancio di almeno 4 milioni di euro.

Si chiama Gestsix uno dei programmi di ricerca per i quali Borbotti millantava sponsorizzazioni inesistenti. Del programma si trova traccia in un documento firmato dall’ex direttore dell’istituto Eugenio Picano e protocollato in data 3 maggio 2013, nel quale si indica un finanziamento della Fondazione Monte dei Paschi di Siena di 400mila euro. MPS ha già confermato che il documento è falso e che la Fondazione è vittima di ipotesi di reato.

Questo non impediva però all’ex responsabile dell’ufficio entrate di appaltare alcune attività legate alla ricerca a società esterne. “Da tali fondi – si legge nella convenzione, ed il riferimento è al finanziamento inesistente di MPS – prendono avvio due progetti rispettivamente denominati Riqual e MetapeSer, che richiedono ‘competenze di natura informatica e statistica molto complesse mediante l’utilizzo di software e personale altamente qualificato'”. Da qui il trasferimento di 38mila euro in favore di A-SIA Studi Impatti Ambientali, che Borbotti si impegna a versare “sul conto corrente dalla stessa indicato”. Impossibile trovare traccia di A-SIA nel registro delle imprese della Camera di Commercio, il soggetto al quale l’Ifc si affidava è infatti un’associazione con fini culturali e ricreativi, con sede a Viareggio presso lo studio di un commercialista e presieduta da un uomo originario di Spoleto ma residente a Pisa.

La stessa associazione compare anche tra i beneficiari di una serie di appalti relativi al progetto Gestsix 2, “Gestione al supporto statistico, gestionale ed informatico per 5 progetti complessi”, per il quale l’istituto di via Luzzatto dava per certo un finanziamento di 276mila euro proveniente da GE Healthcare, la divisione di General Electric che si occupa di strumentazioni mediche e che abbiamo contattato per avere chiarimenti, finora senza risposta.

I fondi provenienti da GE Healthcare sono la premessa per ulteriori commesse a società esterne. In questo caso, come testimonia un documento protocollato e datato 12 marzo 2013, ad A-SIA Studi Impatti Ambientali vanno 16mila euro. Tra i partner di Gestsix 2 compaiono altri quattro soggetti. Il primo, Gestione & Studi, è una società per azioni con 400mila euro di capitale e in liquidazione dal novembre 2012. Se in calce alla convenzione tra Ifc e Gestione & Studi compare la firma dell’amministratore unico di A-SIA Studi Impatti Ambientali, alla Camera di commercio risulta solo il nome del liquidatore: si tratta del commercialista con studio a Viareggio presso lo stesso indirizzo indicato come sede legale della A-SIA Studi Impatti Ambientali. In questo caso l’appalto è di 20mila euro.

Per Gestsix 2 l’Ifc commissiona lavori esterni anche a BcAntares (50mila euro l’importo della commessa) e Epidemiology & NLP (60mila euro). Due associazioni, con sede rispettivamente a Cascina e San Giuliano Terme, entrambe rappresentate legalmente dallo stesso commercialista di Viareggio. Tra i beneficiari degli appalti c’è anche la Aristocratica Domus srl, amministrata da una persona residente a San Giuliano Terme e inattiva dal novembre 2012. Lo stesso risulta essere amministratore unico di Fides Re Mida, una società offshore con sede alle Isole Vergini britanniche. Su http://offshoreleaks.icij.org, il sito dell’International center for investigative journalism, al nome di Fides Re Mida è legato quello di un commercialista fiorentino, indicato come direttore. Un nome che compare anche negli atti depositati alla Camera di commercio al momento della fondazione di Aristocratica Domus srl.

Download PDF

Scritto da:

Pubblicato il: 24 febbraio 2015

Argomenti: Cronaca, Economia-Lavoro, Pisa

Visto da: 1990 persone

, , , ,

Post relativi

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ricevi paginaQ per email

Ciao!
Iscriviti alla newsletter di Pagina Q
Se lo farai ci aiuterai a far vivere l’informazione nella nostra città e riceverai la versione mail del quotidiano.
Naturalmente non cederemo a nessuno il tuo indirizzo e potrai sempre annullare la tua iscrizione con un semplice click sul link che troverai in ogni nostra mail.