Prima affidare i lavori, si dovrà procedere ad un nuovo accertamento dei residui di bilancio. Serfogli: “Saranno necessari circa tre mesi per questa operazione”

La modifica dell’ordinamento contabile degli enti locali rischia di bloccare le spese già impegnate nel 2014, almeno fino all’approvazione del bilancio consuntivo.
Secondo le novità introdotte a livello nazionale, prima di poter affidare i lavori già previsti, si dovrà procedere ad un nuovo accertamento dei residui di bilancio e farli confluire in un fondo vincolato.

Il bilancio consuntivo del Comune di Pisa deve essere approvato, come tutti, entro il 30 aprile 2015, “l’idea è quella di accelerare i tempi” spiega l’assessore ai lavori pubblici e al bilancio Andrea Serfogli, “ma comunque l’operazione richiesta dal nuovo ordinamento contabile richiederà 2-3 mesi”.
Per sapere quali saranno le conseguenze in termini di stop ai lavori pubblici già programmati, resta da sciogliere un nodo: gli uffici di Palazzo Gambacorti stanno verificando se nel frattempo le gare per l’assegnazione dei lavori possano comunque essere bandite.

“Se così fosse”, afferma Serfogli “il danno sarà limitato, dato che fra la gara e l’affidamento passa comunque un lasso di tempo, necessario a completare le verifiche”. Se invece dovesse risultare impossibile bandire le gare fino alla fine degli accertamenti necessari, a subirne le conseguenze potrebbero essere opere come la fognatura bianca di Tirrenia, la sistemazione idraulica di Pisa Nord ed il recupero del complesso delle ex Stallette,  interventi importanti da tempo al centro di aspre polemiche e per i quali esistono impegni di spesa già firmati nel 2014.

Nonostante questo scenario sia particolarmente preoccupante, a Palazzo Gambacorti regna un moderato ottimismo mentre si attende il responso dell’ufficio gare che dovrebbe arrivare nei prossimi giorni.

Ad essere rallentati saranno sicuramente quei lavori che aspettano solo di essere assegnati, come alcuni degli interventi alla Cittadella Galileiana. Fra i lavori in stand by, il tetto della chiesa della Spina: sul tavolo è tutto pronto, il via libera della Soprintendenza e le carte per l’affidamento dei lavori, ma adesso i 40 mila euro destinati al rifacimento della copertura per essere sub-impegni dovranno aspettare che il riaccertamento si concluda.