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Sentimento del tempo in versione rock. Emotional Cabaret, Nico Note al Teatro Rossi Aperto

emotional

Giovedì 27 novembre ore 21.30. Segnatevi la data, Nico Note ha scelto il Teatro Rossi Aperto come tappa del suo Emotional cabaret, prodotto in collaborazione con il teatro Arboreto di Mondaino e che ha debuttato in Francia nel 2004. Un cabaret dadaista e poliglotta con le basi solide di un concerto rock – grazie anche alla batteria di Daniele Marzi e la chitarra di Alfredo Nuti Dal Portone – ed una buona dose di ironia.

Emotional cabaret è un lavoro per sua natura in continua evoluzione, così come le nostre emozioni. Il titolo suggerisce piste sotterranee: c’è quella emozionale, umorale, e c’è il cabaret come teatro, ma anche come rimando a un’attitudine dadaista a depistare, decontestualizzare, creando scompiglio, mettendo insieme generi differenti.

Performer, artista outsider della scena indipendente con trenta anni di carriera alle spalle, Nicoletta Magalotti, in arte Nico Note dal 1997 – nata a Rimini nel 1962 – ha attraversato teatro e musica, cucendo su di sé diverse identità: formatasi con Yoshi Oida, Gabriella Bartolomei e Woytek Krukowsky è stata attrice per la Raffaello Sanzio e si è confrontata con Fellini nella Notte rosa, ha incontrato Tenco e i Tuxedomoon, e nel suo mondo mitteleuropeo (di sangue, oltre che di cultura) ha saputo includere Henry Purcell o la Monica Vitti de I crauti.

Un talento singolare, partita dalla New Wave anni Ottanta come cantante dei Violet Eves (della fiorentina IRA records) fino al teatro musicale di Brecht, in continuo viaggio. Sua l’invenzione negli anni Novanta del surreale spazio-concept Morphine, dalla consolle del Cocoricò di Riccione, al tempo luogo di sperimentazioni radicali nelle arti. Ha collaborato con numerosi musicisti e producer quali David Love Calò, Piero Pelù, Teresa De Sio, Roberto Colombo, Mauro Pagani, Marco Mantovani, Dal Portone, Dani Marzi, Franco Beat, Mauro Sabbione, Roberto Bartoli e altri.

L’esperienza artistica di Nico Note l’ha portata nel 2010 con Rhapsody (or Alphabet Dream) alla Fondation Cartier pour L’Art Contemporain di Parigi, nel quadro delle Soirées Nomades e in svariati Festivals in italia e in Europa quali MilanOltre, festival Vie, Armunia, Actoral Marseilles, euNetwork Wien, Short Theater Roma, Santarcangelo dei Teatri, TnB Rennes, Interpenetration Graz e altri.  Sostenuta da La Fonderìe – Le Mans ha presentato nel 2011 la sua creazione drammaturgica dedicata a Schumann dal titolo Drinnen (inside).

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Pubblicato il: 25 novembre 2014

Argomenti: Cultura, Teatro

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