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Pronto soccorso. Gli infermieri minacciano lo sciopero, l’azienda si difende

infermiere

Minaccia lo sciopero il sindacato degli infermieri NurSind, se non ci saranno assunzioni di nuovi infermieri. E la direzione aziendale dell’Ospedale si difende e riconosce le criticità, sottolineando però “la sempre elevata qualità professionale offerta dal personale sanitario del nostro Pronto soccorso e di tutto l’ospedale”.

Le dichiarazioni di ieri del Presidente Enrico Rossi hanno provocato l’immediata reazione dell’azienda ospedaliera; Rossi su Facebook ha infatti scritto: “I dati dicono che il pronto soccorso di Pisa è il peggiore. Anche molti miei amici lo dicono per averlo frequentato. Ho avvertito il direttore Carlo Tommasini affinché provveda subito con ogni mezzo. Mi aspetto che entro due settimane la situazione sia risolta”, hanno riacceso i riflettori sul Pronto Soccorso di Pisa”.

Una situazione che la stessa direzione dell’Aoup definisce “di iperafflusso e congestione” che trova “una loro parziale giustificazione anche nella forte capacità attrattiva dell’ospedale che si manifesta non solo per le attività di alta specialità ma anche per quelle cosiddette “di base”. Basti pensare che il Pronto soccorso dell’Aoup opera per il 72% a favore del suo naturale bacino di utenza, mentre il restante 28% delle prestazioni viene effettuato per pazienti non residenti”.

A far registrare un aumento dell’afflusso dei casi più gravi “l’attivazione della piazzola per l’atterraggio degli elicotteri sul tetto del Pronto soccorso, che stanno impegnando in modo incrementale le risorse della struttura. Complessivamente, nel primo semestre dell’anno, si è registrata una crescita del 5% di tutte le attività di Pronto soccorso rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”.

La Aoup parla dunque di stimolo delle parole di Rossi ad accelerare l’adozione di soluzioni già programmate: assunzioni di personale e potenziamento di posti letto. Interventi che dovrebbero essere accompagnati da non meglio precisati “ulteriori provvedimenti organizzativi, tesi a offrire una soluzione definitiva al problema del sovraffollamento del Pronto soccorso, ferma restando la necessità di un ampio coinvolgimento anche di tutte le risorse del sistema sanitario di area vasta”.

Va diritto al sodo da parte sua il Nursind, il sindacato degli infermieri, che parla di un “personale infermieristico del pronto soccorso ormai allo stremo, insufficiente a gestire l’afflusso di utenza, che spesso inveisce contro di loro perché ritenuti responsabili dei disservizi”. E di carichi e ritmi che non gli permettono di poter adempiere in modo soddisfacente al proprio ruolo assistenziale.

Daniele Carbocci, segretario provinciale NurSind Pisa fornisce i dati di “un’affluenza ormai divenuta incontrollabile”: un afflusso giornaliero di oltre 100 utenti, molti dei quali con codici di gravità alta, una lista di circa 30/40 utenti in carico all’infermiere triagista che ne è responsabile fino all’affidamento al medico con le conseguenti responsabilità di controllo. A questo si aggiunge la presenza all’interno del pronto soccorso di oltre 50/60 utenti sparsi anche nei corridoi, in carico a solo 4 infermieri, un’area di osservazione breve intensiva dotata di 8 posti letto di cui 4 per pazienti critici, gestita da un solo infermiere; e di un’area riservata ai codici rossi, gestita da un solo infermiere che spesso si trova a dover gestire fino a tre postazioni ad alta intensità.

“Negli ultimi giorni – sottolinea Carbocci – per garantire il funzionamento del triage, alcuni infermieri sono dovuti rimanere in servizio per oltre 11 ore perché ormai sono pochissimi gli infermieri abilitati a fare triage”. Una situazione che rischia di aggravarsi nel periodo delle ferie quando “saranno sostituiti da infermieri non formati per il pronto soccorso con conseguente rallentamento delle procedure”.

Più volte spiega è stato chiesto “all’azienda di aumentare il personale infermieristico, ma la risposta è sempre stata che la dotazione organica era sufficiente. L’azienda a causa di errori di organizzazione e programmazione ha lasciato il personale del pronto soccorso in una situazione ingestibile con gravi colpe anche della Regione che non è mai intervenuta per costringere i vertici aziendali ad intervenire”.

In mancanza dell’assegnazione di nuovo personale infermieristico il NurSind avvisa: sarà proclamato lo stato di agitazione degli infermieri del Pronto Soccorso.

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Pubblicato il: 26 giugno 2014

Argomenti: Pisa, Sociale

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