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Crollo del tetto in eternit nel capannone ai Navicelli, si chiedono interventi

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Ieri il crollo del tetto di un capannone abbandonato ai Navicelli, che un tempo costruiva prefabbricati.  La causa sarebbe il furto dei tiranti in acciaio, che reggevano la struttura, determinando il crollo di una porzione di tetto e muro. Alla già necessaria bonifica di un’area abbandonata, si aggiunge ora quella dei resti dopo il crollo, vista la presenza, ancora da quantificare, di coperture in eternit.

L’accaduto ieri è stato comunicato alle forze politiche in consiglio comunale dal presidente Ranieri Del Torto, scatenando la reazione immediata della lista civica Una città in Comune e del Movimento 5 Stelle.

“Evidenziamo come oggi si manifesti in tutta la sua pericolosità la scelta di lasciare aree abbandonate, in particolare da parte di soggetti privati, in attesa di rendite più o meno speculative”, scrivono Marco Ricci e Francesco Auletta.

“Diciamo da tempo che il recupero delle aree abbandonate deve essere una priorità, condizione indispensabile per poter pensare di urbanizzare nuove aree. Nella zona industriale dei Navicelli è avvenuto esattamente il contrario: a fronte di numerosi capannoni con relativi terreni abbandonati, si è urbanizzata ex novo un’area di 700.000 mq per la realizzazione di nuovi capannoni. Le previsioni per quelle aree dovevano servire a sviluppare l’artigianato e servizi legati alla cantieristica, ma poi si è proceduto a cambi di destinazioni d’uso ad area commerciale (Ikea). Purtroppo il degrado e il pericolo non dipendono da cause di forza maggiore, ma dalle logiche della rendita fondiaria, degli interessi privati e da scelte ben precise di governo del territorio, che noi denunciamo”.

La consigliera Valeria Antoni del M5S ha invece presentato nel pomeriggio un’interpellanza urgente per chiedere quali sono state le cause di questo crollo e eventuali responsabilità. “È necessario sapere  – ha detto Antoni – se questo capannone oramai crollato era monitorato dalle competenti autorità.  In questo capannone, infatti,  è presente una ingente quantità di amianto più volte già denunciata. Chiediamo all’Amministrazione Comunale cosa intenda fare.”

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Pubblicato il: 6 giugno 2014

Argomenti: Ambiente, Cronaca, Pisa, Politica

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