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CNA in piazza: “Il lavoro vero contro il lavoro nero”

OperaiEdili65

Crescono le adesioni per la manifestazione indetta dalla CNA per domani, giovedì 3 aprile, per far sentire la voce delle centinaia di piccole e medie imprese in difficoltà anche sul nostro territorio. Oltre 300 i partecipanti annunciati, che sfileranno per i Lungarni con 150 mezzi, tra ruspe, trattori e veicoli da cantiere. Il corteo comincerà alle 9 dal Lungarno Guadalongo, proseguirà per tutti i Lungarno fino a Ponte Solferino per poi tornare indietro e chiudersi di nuovo al Guadalongo passando per Ponte alla Fortezza.

Dalle 7 alle 14 sul Lungarno Guadalongo ci sarà quindi divieto di sosta con rimozione coatta dei veicoli parcheggiati (con esclusione di quelli partecipanti alla manifestazione). Mentre saranno chiusi al traffico solo al momento del passaggio dei mezzi e delle persone partecipanti alla manifestazione, i lungarni Fibonacci, lungarno Gambacorti, ponte Solferino, lungarno Pacinotti, lungarno Mediceo, ponte della Fortezza, lungarno Guadalongo.

Una manifestazione che si preannuncia molto sentita, se è vero che anche i dati presentati ieri mattina dalla CNA riflettono una situazione di sofferenza generalizzata: “Praticamente tutte le imprese edili storiche sono in concordato fallimentare o vi si avvicinano”, afferma Marco Giusti, presidente della CNA Costruzioni e vicepresidente CNA di Pisa.

“Anche localmente si può fare di più come dimostrano i tanti casi positivi di impegno e di risultati che però sono a macchia di leopardo e purtroppo sempre affiancati da risultati negativi. Ci ha fatto piacere la pronta reazione del Comune di Pisa che del resto consideriamo uno dei casi migliori e non peggiori. Con loro certo ci sono aspre diversità di vedute sulle politiche dei global service, ma su altre scelte e sull’atteggiamento degli uffici (as esempio il SUAP) li consideriamo senz’altro un esempio positivo”.

Zavanella ha detto poi di aver apprezzato “la disponibilità del Comune a rivedere l’utilizzo delle gare a ribasso”, che insieme ai global service, costringono le aziende ad un meccanismo che non copre i costi, la sicurezza sul lavoro, l’equa retribuzione e la concorrenza leale.

“Le imprese si sentono vessate, perseguitate, non sentono le burocrazie locali come amiche, mentre dovrebbe essere il contrario”, ha aggiunto il presidente regionale della CNA Valter Tamburini. “Le imprese devono essere messe in condizione di lavorare, di massimizzare la produttività, di veder risolti i problemi in 5 minuti invece che vederli rimandare, ammuffire e troppo spesso, complicarsi sempre di più”.

Confrontando i dati tra il primo semestre del 2013 e l’analogo del 2012, si nota subito come l’artigianato della Provincia di Pisa abbia registrato una diminuzione dei livelli di fatturato pari a oltre 11 punti percentuali: “Oltre 30 milioni di euro in valore assoluto”. Preoccupa il dato sulle retribuzioni: -19,2% nella nostra provincia a fronte di un +7,7% a livello regionale.

E ancora: l’edilizia registra -22%, -2,9% i servizi, la metalmeccanica con un -10,4% per una perdita equivalente di fatturato di oltre 30 milioni di euro. E anche se alcuni settori registrano dati con il segno più – alimentari, legno, pelle, servizi alle imprese, tessile e trasporti – a preoccupare resta il quadro generale e la mancanza di una visione di sistema. Sistema che per la CNA dovrà passare necessariamente dall’edilizia, “molto collegata ad una domanda locale, senza la rivitalizzazione della quale la strada sarà comunque difficile e tortuosa”.

Il messaggio di domani sarà rivolto quindi alla politica nazionale, ma anche alla politica locale e al mondo del credito: “Le banche continuano a negarlo ma di fatto l’accesso al credito è inesistente”, afferma Valter Tamburini, presidente della CNA Toscana. “Chiediamo a ciascuno di tornare a fare il proprio mestiere, sapendo che se anche le imprese scendono in piazza è giunto il momento di dare loro ascolto”.

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Pubblicato il: 2 aprile 2014

Argomenti: Cronaca, Economia-Lavoro, Pisa

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