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InQuadriamo il diritto La multa per il parcheggio scaduto? Non è valida

multa

Cari lettori,con l’ottavo appuntamento di InQuadriamo il diritto proseguiamo il nostro viaggio nel mondo delle multe e parliamo di una notizia che ha suscitato parecchio clamore negli ultimi giorni: quella relativa alla nullità delle multe elevate per ticket del parcheggio scaduto.

Come forse alcuni di voi già sapranno, con una nota del 13 marzo scorso, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha testualmente affermato che “nell’ipotesi di aree di parcheggio dove la sosta è tariffata e consentita per un tempo indeterminato, il protrarsi della sosta oltre il termine per il quale è stato effettuato il pagamento non si sostanzia in alcuna violazione di obblighi previsti dal Codice” e “configura unicamente una inadempienza contrattuale”.

In pratica, secondo l’interpretazione fornita dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (condivisa anche dal Ministero dell’Interno e dal Servizio di Polizia Stradale del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, e, per quel che può servire, anche dalla sottoscritta, che, nel suo piccolo, ormai da diversi anni sostiene questa tesi!), se Tizio lascia l’auto in sosta pagando il relativo ticket, ad esempio, per un’ora (e per un corrispettivo, sempre ipotetico, di un euro), e poi la sosta si protrae per un tempo più lungo (ad esempio, tre ore), Tizio non potrà essere multato per questa sua condotta, perché il Codice della Strada non prevede alcun tipo di sanzione per questa particolare ipotesi. Tizio sarà semplicemente inadempiente, dal punto di vista contrattuale, nei confronti del Comune, che potrà pretendere, ad esempio, l’integrazione del pagamento (nell’ipotesi fatta sopra, di due euro) per le due ore in cui la sosta si è protratta, senza, però, poter elevare, tramite gli Agenti accertatori, una multa per violazione del Codice della Strada.

La notizia potrebbe apparire “sconvolgente”, e molti potrebbero legittimamente chiedersi: ma allora tutte le multe che ho preso fino ad oggi erano nulle? Possibile? E come mai fino ad ora nessuno ne ha mai parlato? In realtà, il nuovo parere non fa altro che confermare un parere già fornito il 22 marzo 2010 (e poi confermato anche da un altro parere del 2011), quando il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti aveva precisato che “se … viene acquistato il ticket, ma la sosta si prolunga oltre l’orario di competenza non si applicano sanzioni ma si dà corso al recupero delle ulteriori somme dovute, maggiorate dalle eventuali penali stabilite da apposito regolamento comunale … A parere di questo Ufficio in caso di omessa corresponsione delle ulteriori somme dovute, l’ipotesi … di applicare la sanzione di cui all’art. 7 c. 15 del Codice, non è giuridicamente giustificabile, in quanto l’eventuale evasione tariffaria non configura violazione alle norme del Codice, bensì una inadempienza contrattuale, da perseguire secondo le procedure jure privatorum a tutela del diritto patrimoniale dell’ente proprietario o concessionario”.

Ed è proprio sulla scorta di queste indicazioni che già da tempo alcuni Comuni italiani si sono organizzati: sulle auto che vengono trovate in sosta oltre il tempo indicato nel ticket del parcheggio in molti Comuni viene lasciato un avviso nel quale si comunica che il pagamento della sosta dovrà essere integrato presso i competenti uffici comunali. In sostanza, l’automobilista dovrà recarsi presso un apposito ufficio e pagare, in quella sede, l’integrazione della sosta secondo la tariffa prevista (ad esempio, un euro se la sosta si è protratta per un’ora, due euro se la sosta si è protratta per due ore, e così via). Si tratta, quindi, di una questione da tempo già nota che, però, come spesso accade, inizia a far notizia soltanto adesso.

Ovviamente, non sono mancate le immediate reazioni dei diretti interessati (i Comuni). L‘Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), in un comunicato stampa del 21 marzo scorso, ha, a tal proposito, affermato di ritenere “inesatta e difforme dal dato normativo la comunicazione veicolata dal MIT sul regime sanzionatorio applicabile in caso di sosta illimitata a pagamento dei veicoli nei centri abitati”, e della stessa opinione sono moltissimi Comuni italiani che, nonostante il recente parere del Ministero, continuano a ritenere valide (e, quindi, ad elevare) le multe fatte per sosta oltre l’orario indicato nel ticket del parcheggio.

Dunque, da un lato si schierano i due Ministeri (quello delle Infrastrutture e dei Trasporti e quello dell’Interno) e, dall’altro, si schierano molti Comuni italiani, sostenuti dall’ANCI e dall’ANVU (Associazione Polizia Locale d’Italia). Inutile dire che la “guerra delle strisce blu” potrebbe proseguire ancora a lungo, e le prime “vittime” di questa incertezza giuridica sono i cittadini, che continuano a domandarsi se le multe per sosta oltre il tempo indicato nel ticket sono legittime oppure no. Nell’attesa che si faccia chiarezza su questo argomento (anche se, ad avviso della sottoscritta, la posizione espressa dai due Ministeri è molto chiara ed assolutamente corretta!), sarebbe forse auspicabile che i Comuni sospendessero, almeno in via temporanea, ogni procedura volta ad elevare e riscuotere questo tipo di multe.

Vi aspetto alla prossima!

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Pubblicato il: 26 marzo 2014

Argomenti: InQuadriamo il diritto, Quaderni

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