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Fermento nel centro destra. Salta il candidato unico, tante liste in ballo

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Mancano due mesi ormai alle elezioni amministrative a San Giuliano Terme. Ed è ancora tutto in fermento tranne due punti di certezza. Il primo è che il candidato sindaco del centro sinistra è Sergio Di Maio, uscito vincitore dalle primarie di coalizione. Il secondo è il nome di Giusto Nicosia, già esponente Pd, che sarà invece il candidato sindaco della destra sangiulianese raccolta nella lista Cittadini e Territorio. Una candidatura lanciata ufficialmente da Udc, Lega, Forza Italia e da quello che resta della Destra di Storace, tre forze politiche che non presenteranno proprie liste ma che faranno confluire il tutto, appunto, nella lista che già siede in consiglio comunale.

Nicosia nelle ultime due elezioni si era presentato con il centrosinistra, prima con lo Sdi (socialisti), poi con il Pd, da cui è uscito con una brusca rottura nel 2010, costituendo poi in consiglio un gruppo autonomo. Ma Cittadini e Territorio è una lista che non riuscirà a raccogliere tutte le forze politiche di destra e centro destra: Fratelli d’Italia ha detto no, dando come motivazione, fra le altre, un perentorio “Mai con un ex esponente del Pd”.

“Goffo e imbarazzante – hanno scritto qualche giorno fa gli esponenti di Fratelli d’Italia – l’incontro che l’UDC ha tentato di organizzare la settimana scorsa. Incontro che, venduto come un tavolo di confronto per le forze politiche di centro-destra, era, in realtà, la presentazione del candidato Nicosia; tanto è vero che appena finita la riunione è stata aperta la sede del suo comitato elettorale”. E aggiungono: “Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale invita tutti i cittadini che credono che sia possibile un’alternativa vera e decisa al fallimentare ‘sistema San Giuliano’, che amano la loro terra e vorrebbero veder rinascere le loro incantevoli frazioni, a mettersi in gioco e scommettere sul nuovo che viene da destra”. In quale forma e con quale lista, è ancora da definire.

Sulla stessa lunghezza d’onda il Nuovo Centro Destra, che era giunto a quel tavolo proponendo primarie di coalizione. “Facciamo le primarie di coalizione sul modello Pontedera – scriveva il coordinamento provinciale di NCD  – e in tal senso candidiamo a sindaco per NCD Giuseppe Tizzanini nostro capogruppo in consiglio comunale; ovviamente chiediamo e forniamo l’impegno che il candidato vincitore delle primarie sarà il candidato di tutte le forze che vi hanno partecipato essendo stato legittimato dai cittadini”.

Nel variegato ventaglio del centro destra del Lungomonte spuntano inoltre gli outsider. Partita con grande slancio e con iniziative pubbliche come la pulizia dello spazio antistante la Stazione, è la lista Noi Adesso San Giuliano, nata sul solco dell’omonima lista pisana guidata da Diego Petrucci, che raccoglie non solo gli orfani del PdL, ma che ha saputo avvicinare a sé anime e competenze diverse. Noi Adesso San Giuliano è fra coloro che hanno chiuso nettamente le porte alla proposta di Nicosia sindaco al tavolo indetto la scorsa settimana dall’Udc: “Eravamo andati pensando di parlare di programmi e coalizioni, non con l’intenzione di ratificare una decisione già presa”, spiega il coordinatore della lista Giacomo Mannocci.

Mannocci, per anni capogruppo di An prima e del PdL poi, con la fine del PdL non aderito alla nuova Forza Italia, ma non ha rinunciato all’impegno politico: “Abbiamo ritenuto che la lista civica fosse lo strumento migliore. In questa lista ci sono anche persone non direttamente riconducibili al centro destra, ma che hanno come caratteristica comune l’essere alternativi al PD, ad ogni livello”. Anche se non hanno ancora individuato il candidato sindaco, Mannocci fa comunque intendere che la sua lista non ha intenzione di “viaggiare da sola ad ogni costo”, e che quindi è possible una coalizione con le forze che non si riconoscono né nel centro sinistra, né nella coalizione che sosterrà Nicosia. Ed è facile, andando anche solo per sottrazione, capire a chi fa riferimento.

C’è scontro infine anche dentro quel che resta di Forza Italia. L’unico consigliere eletto con questo simbolo – Gabriele Benotto – non è stato neanche invitato al tavolo di confronto per Nicosia candidato, mentre il consigliere uscente Riccardo Maini, già esponente di punta di Forza Italia, si è scagliato contro il suo ex partito evidenziandone le principali contraddizioni.I restanti puntano su Nicosia, senza però poter contare su grandi appoggi.

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