Notte di rissa al pronto soccorso quella fra sabato e domenica. A “fronteggiarsi” due gruppi di senza tetto: cittadini di origine albanese da un lato e di provenienza maghrebina dall’altro. Il risultato della risssa è un paio di fermi e bruciori agli occhi e irritazioni respiratorie per infermieri e alcuni poliziotti.
Intorno all’una è scoppiato il primo episodio, sedato senza troppi sforzi dai carabinieri e da una guardia giurata. Ma verso le tre gli animi si sono nuovamente infiammati e a prendere vita è stata una vera e propria rissa: alcune persone si stavano picchiando e qualcun’altro brandiva un coltello. Gli infermieri, accorsi nell’atrio dopo aver sentito le urla, hanno avvertito la sorveglianza che, per interrompere le colluttazioni, è ricorsa allo spray al peperoncino. Effetti collaterali bruciori agli occhi anche per alcuni infermieri e pazienti in attesa.
Gli operatori chiedono ora un incontro sul tema della sicurezza, sottolineando la necessità che l’Azienda ospedaliera intervenga per evitare che la sala d’attesa del pronto soccorso diventi riparo notturo per gli indigenti.
A scrivere al direttore generale dell’Aoup, al direttore sanitario, del Dea e del pronto soccorso è il personale infermieristico che sottolinea la necessità di individuare una soluzione che “permetta di vivere l’indigenza in un ambiente e in un regime di maggiore assistenza sociale”. E agi infermieri di concentrarsi sull’assistenza da prestare ai pazienti.
In tutta la citta’ regna la disperazione .. E’ vostro dovere e obbligo costituzionale proteggere la mostra incolumita’ … E allora facciamo qualcosa !!!!!