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Elliott Erwitt, ironia e disincanto: 60 anni in 136 scatti

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La restrospettiva si apre al Lu.C.C.A museum il 18 aprile. La sua immaginazione, la grande capacità di osservare le persone, gli animali, le cose e la vita attraverso ironia e disincanto in mostra


A Elliott Erwitt piacciano i bambini e i cani. Così si sul suo sito recita la biografia del fotografo statunitense d’adozione, che sarà in mostra a Lucca.
Elliott Erwitt – Retrospective si inaugura il 18 aprile al Lu.C.C.A Museum: 136 scatti che ripercorrono i 60 anni di attività del fotografo in un’esposizione realizzata in collaborazione con Magnum Photos e curata da Maurizio Vanni.

Erwitt nasce in Francia nel 1928, da una famiglia di emigrati russi, passa i primi anni in Italia e poi, a 10 anni si trasferisce prima a New York e poi a Los Angeles.
A segnare l’inizio della sua carriera di fotografo professionista il 1949 quando torna in Europa, viaggiando e fotografando in Italia e Francia. Nel 1952 è chiamato dall’esercito americano, e continua a fotografare per varie pubblicazioni lavorando contemporaneamente per l’esercito.

Durante le sue escursioni newyorkesi in cerca di lavoro, avviene l’incontro con fotografi del calibro di Edward Steichen, Robert Capa e Roy Stryker che apprezzano a tal punto il suo lavoro da diventare per lui veri e propri mentori.
Ed è Robert Capa ha invitarlo formalmente in qualità di socio fondatore a unirsi a Magnum Photos nel 1953.

Libri, saggi giornalistici, illustrazioni e campagne pubblicitarie sono affiancate a partire dagli anni ’70 dalla realizzazione di documentari che Erwitt firma, e poi dagli anni ’80 dalla produzione di commedie satiriche per la televisione.

Provence, France, 1955 ©Elliott Erwitt/Magnum Photos

Provence, France, 1955 ©Elliott Erwitt/Magnum Photos

Variegata la produzione fotografica di Elliott Erwitt, che spazia da lavori per giornali, a clienti industriali e pubblicitari, ma anche alla creazione di libri e di mostre del suo lavoro.

Tecnicamente impeccabile la fotografia di Erwitt è al tempo stesso intimista, ironica, sorprendente e irriverente, con scatti spesso legati all’occasionalità del momento.

“Tutte le immagini dovrebbero essere – affermò Erwitt rispondendo a una domanda di Angela Madesani – se non perfette, per lo meno bilanciate, graficamente e geograficamente corrette. La composizione è assolutamente fondamentale e basilare per qualsiasi fotografia”.

Familiare con il mondo del cinema (a New York frequenta corsi di cinematografia e a Hollywood dove starà sul set di molti film), Erwitt esprime più volte il suo amore per il cinema neorealista italiano, dichiarando di aver imparato molto dalle pellicole di Rossellini e Visconti, o quantomeno di aver cercato illuminazione dal bianco e nero e dal “realismo senza artificio”.

Ciò che caratterizza Erwitt, insieme alla fervida immaginazione, è la grande capacità di osservare le persone, gli animali, le cose e la vita attraverso ironia e disincanto, perspicacia e intelligenza.

 

Foto di copertina New York City, USA, 1946 ©Elliott Erwitt/Magnum Photos

 

ELLIOTT ERWITT. RETROSPECTIVE
A cura di Maurizio Vanni
In collaborazione con MAGNUM PHOTOS
Una produzione di MVIVA
dal 18 Aprile al 30 Agosto 2015
Da martedì alle domenica dalle 10 alle 19
La biglietteria è aperta fino ad un’ora prima della chiusura
www.luccamuseum.com

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Pubblicato il: 12 aprile 2015

Argomenti: Fotografia

Visto da: 1723 persone

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