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Open Data contro la corruzione. Il direttore della Provincia ne parla a Perugia

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Il direttore generale dellogola Provincia Giuliano Palagi partecipa oggi all’International Journalism Festival di Perugia, all’interno di un panel sugli Open Data come strumenti anti corruzione. Al panel partecipano anche Cecilia Anesi co-fondatrice IRPI, Davide Del Monte Transparency International Italia, Fabrizio Di Mascio dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Leonardo Ferrante-Gruppo Abele, Andrea Menapace co-fondatore Diritto di Sapere.

L’esperienza della Provincia di Pisa con i dati aperti e utilizzabili da chiunque, è passata non solo dalla redazione e dalla pubblicazione di alcuni dati, ma anche dall’adozione di uno specifico regolamento per la diffusione dei dati in formato aperto e riutilizzabile che è sottoposto all’approvazione del Consiglio Provinciale.

L’attività dell’amministrazione inoltre si è concentrata nell’ultimo anno e mezzo sul miglioramento del portale Open Data, realizzato sulla base del software “open source” CKAN, già utilizzato per la pubblicazione di “open data” da altre Pubbliche Amministrazioni tra cui Regione Toscana, Regione Trentino e Provincia di Roma.

Il direttore generale della Provincia di Pisa Giuliano Palagi

Il direttore generale della Provincia di Pisa Giuliano Palagi

Una nuova veste grafica, nuovi formati per i dati pubblicati ed una migliore navigabilità non sono però le uniche innovazioni introdotte dal portale. Esso infatti, grazie alla sua architettura multi-utente e gerarchica, offre la possibilità di pubblicazione anche a tutte le altre pubbliche amministrazioni minori del territorio, usufruendo quindi dei server OPEN DATA della Provincia di Pisa per dare visibilità ai propri dati sulla rete e per il loro storaging on-line. In particolare, registrandosi con le credenziali richieste dal portale è possibile creare strutture come “Organizzazioni” (obbligatorie per una corretta attribuizione dei dati pubblicati), “Gruppi”, “Dataset” e “Risorse” a seconda delle necessità.

Tra i dati pubblicati compaiono i settori turismo, terzo settore, scuola, territorio, lavoro, incidenti stradali, cultura, amministrazione e sport. Si possono così trovare tabelle relative al movimento turisti, strutture ricettive, associazioni e organizzazioni di volontariato, dati sul numero di alunni nelle scuole. E ancora, dati aggregati sugli indicenti stradali, gli avviamenti e le cessazioni di lavoro, i servizi e l’offerta culturale.

Per quel che riguarda i dati sull’attività amministrativa, quella che più tocca da vicino le potenzialità degli Open Data quali strumenti anti corruzione, il portale contiene solo il numero degli atti amministrativi emessi dalla Provincia nel 2011 e 2012, tra cui delibere, determine, ordinanze. Si percepisce però l’assenza dei contenuti degli atti stessi, nonché il mancato aggiornamento in tempo reale, così come la possibilità di accedere facilmente ad altri atti ugualmente importanti come protocolli, convenzioni, atti delle commissioni, accordi di programma e così via.

Un lavoro in divenire comunque, che nei prossimi passi, secondo le intenzioni della provincia, sarà dedicato all’aggiornamento continuo dei dataset già pubblicati, con l’individuazione di tutti i possibili giacimenti informativi dell’amministrazione. Un altro obbiettivo è quello di realizzare attività di supporto ai Comuni per la diffusione degli open data; intraprendere nelle scuole, con la collaborazione dell’Istat, un’azione di formazione e coinvolgimento sull’importanza e il valore dei dati, indispensabili strumenti di conoscenza della realtà e quindi supporto fondamentale per le decisioni.

Infine, tra le volontà della Provincia c’è quella di valutare nuove soluzioni mediatiche per rendere più fruibili gli Open Data compresi gli smart device, procedere con il processo di evoluzione degli Open Data in Linked Open Data, ossia in dataset codificati secondo alcuni standard internazionali che consentono lo scambio e il riutilizzo di metadati strutturati e l’interoperabilità tra applicazioni che si scambiano informazioni sul web.

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Pubblicato il: 30 aprile 2014

Argomenti: Pisa, Politica, Tech

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