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Import-export. Ancora un buon risultato per la provincia di Pisa

Foto da Wikimedia

A dirlo sono i dati del terzo trimestre del 2013 analizzati dall’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Pisa. La città della Torre registra infatti un +6.5% a fronte di un -4% della Toscana e del +0,2% dell’Italia un +0,2%. Un risultato che per la Camera di Commercio va atrribuito ai settori tradizionali del nostro territorio: cuoio, calzature, meccanica, mobili e, dopo ben cinque trimestri di flessione, anche cicli e motocicli.

Il comparto conciario, complice la salita dei prezzi, traina anche le importazioni (nel complesso +17,9%) di cui quasi 12 punti percentuali imputabili proprio alla domanda espressa da questo settore. Il settore del cuoio registra un +4,5% e quello dei mobili un +9,5%; tornano a crescere le calzature (+9,1%) e si arresta la caduta delle due ruote (+0,6%).

Esportazioni
Tra i principali settori provinciali aregistrare una contrazione sono i prodotti chimici e i metalli di base. Ma per il resto l’export pisano resta al di sopra della linea di galleggiamento. Motore del territorio è la filiera delle pelli (grazie alla forza della domanda cinese, crescite si registrano sia nel cuoio lavorato (+4,5%) che nel grezzo (+13,1%). Da rilevare anche il ritorno in positivo delle calzature (+9,1%) e dell’abbigliamento (+8,8%) mentre si conferma la crescita della meccanica (+17,1%). Si arresta finalmente la caduta dei cicli e motocicli (+0,6%).

A livello territoriale un ruolo determinante spetta all’Europa (+7,9%), bene anche il continente Americano (+13,6%) e l’Africa (+12,5%) mentre, seppur di poco, arretra l’Asia (-0,7%). Tra i paesi di destinazione delle mesci pisane spiccano soprattutto la Germania (+11,5%) e la Romania (+36,1) grazie alla meccanica,  seguono Paesi Bassi e Francia che toccano, rispettivamente, il +23,8% e il +13,2%. Fuori dall’Europa bene gli Stati Uniti (+11,2%) e la Cina (+5,1%) grazie, nel primo caso, a calzature, motocicli, strumenti per la trivellazione e mobili, nel secondo, del cuoio. In flessione, invece, Russia (-7,8%) e Giappone (-11,6%).

Importazioni
Ottimi risultati importanti anche nel fronte delle importazioni, dove Pisa e provincia si attesatno al +17,9%, mentre la Toscana e l’Italia segnano una flessione che si assesta, rispettivamente, al -5,7% 5 al -3,8%. Tra i settori di punta continua a fare da padrona la filiera del cuoio, con tassi di sviluppo consistenti. A spingere sul valore delle importazioni non solo le quantità ma anche i prezzi.

 

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Pubblicato il: 24 gennaio 2014

Argomenti: Economia-Lavoro, Pisa

Visto da: 625 persone

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