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Bimbi strani e meravigliosi

ph Marc Roy

Il teatro secondo Sara ed Hengel (Teatro Cantiere)

Mai portare bambini ed animali sul palco,
l’attenzione sarebbe tutta per loro e il pubblico non seguirebbe più lo spettacolo
Antica massima teatrale

I bambini sono magici e meravigliosi. Vi è mai capitato di ritrovarvi ipnotizzati osservandoli  giocare? O siete tra quelli che passano ore a guardarli su video virali esclamando con voce mielosa: “Ohhh, ma che carino! Che tenero… Ohhhh… e ghèghèghè….”
Già, questi piccoletti attraggono la nostra attenzione in modo ancestrale, attivando subito in noi un senso di simpatia, di cura, di protezione quasi inconscio, nascosto nei profondi strati della nostra mente più primitiva. La loro magnetica Presenza sa essere così forte da farci quasi raggiungere uno stato di demente e zuccherosa catatonia, anche solo nel vederli sorridere o camminare gattoni.
Vedete, il fatto è che nonostante ci stiamo allontanando sempre più dalla nostra natura animale, la vita nella sua pura verità è ancora qualcosa che sa risvegliare i nostri istinti nascosti. Ed i bambini ce lo ricordano, perché quando ancora non sono sopraffatti dalle insidie dell’intellettualizzazione, del buon senso, del pudore, della paura della morte, della fisicità sociale, sanno regalarci l’ebbrezza di un bellissimo corpo-mente vivente, un corpo totale che sprizza energia e comunica con ogni sua cellula. Esattamente come dovrebbe essere un buon attore.

Ebbene sì, cari amici del Grand-Quignol!, questi cuccioli hanno molto da insegnare a chi si occupa di comunicazione fisica ed anzi dovete sapere che per un teatrante riuscire a capire cosa renda così forte e irresistibile la loro Presenza è la chiave per addentrarsi nel lato più profondo ed esoterico del Mestiere. E dovete sapere anche che alla faccia del teatro, il primo segreto della Presenza dei bimbi è proprio non portare la maschera. I bambini non fingono e hanno la capacità da noi ormai quasi dimenticata di non difendersi dalle emozioni e di essere un tutt’uno col mondo circostante. E questa loro purezza senza muri sa catalizzare tutta la nostra attenzione. Quanti attori riuscirebbero a fare altrettanto?

 

 

Proprio così, la verità ci attrae ed i piccoli, privi di costruzioni mentali e preconcetti, sono carichi di un’imprevedibilità che è onesto flusso vitale e non può che incuriosire. Un’imprevedibilità accentuata anche da un diverso modo di usare l’equilibrio rispetto a quello standardizzato e “sociale” di noi grandi.

 

 

Ma c’è di più. I bambini sono ancora in grado di “pensare con il corpo” e possiedono una capacità di imitazione straordinaria, non filtrata dal giudizio della mente e questo permette loro di essere “attori totali”, roba da far invidia ai professionisti:

 

 

Affidarsi alla saggezza del corpo e non al pensiero concettuale permette poi di fare cose quasi magiche, che sembrano addirittura andare oltre le leggi della fisica

 

 

E in questo i bambini potrebbero avere molto da insegnare ai circensi, agli acrobati, ai giocolieri e perché no, anche agli sportivi:

 

 

Ora non vogliamo dire che il teatro dovrebbe trasformarsi in un asilo nido per adulti, e che gli attori dovrebbero cominciare ad agire in tutto e per tutto come dei moccolosi infanti. Certo non sarebbe male provare a ritrovare quella magia del corpo e quella Presenza che ha ogni bimbo, per riuscire a godere ancora della bellezza della vita e del teatro visti come un misterioso ed affascinante gioco:

 

 

Questo anche per evitare di venire mangiati da quella dittatura della mente “razionale” che può essere prigione e che può trasformare in mostri anche i più piccoli con l’aiuto, naturalmente, del banale immaginario di stupidi grandi:

 

 

Insomma, cercate di capirci… la morale è sempre quella, da migliaia di anni: solo chi ha un’anima pura come quella di un bambino entrerà nel Regno dei Cieli. Lo diceva Gesù Cristo nei Vangeli, lo ribadiamo noi su paginaQ. Fidatevi, c’è del vero.

Adesso però ci tocca andare, il nostro viaggio tra i pargoli finisce qui, ma vi lasciamo svelandovi l’ultimo segreto che è un po’ la summa dell’Arte teatrale e perché no, anche della vita. Naturalmente è una cosa che solo questi mocciosi strani e meravigliosi possono insegnarci. Volete sapere di che si tratta? E’ semplice: sapersi stupire del mistero dell’esistenza in tutte -e ripetiamo TUTTE- le sue forme… Così:

 

 

Foto di Marc Roy, Sorry_Mulgana Mia Dancers, Carnarvon Civic Centre, Western Australia, February 13 2008

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Pubblicato il: 16 novembre 2014

Argomenti: Teatro

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