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Pronto Soccorso. Anche il PD pisano contro Rossi: “Parole estemporanee”

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Divisioni nel PD che scavalcano l’orizzonte aeroportuale per addentrarsi in quello scivoloso e problematico del sistema sanitario, e in particolare, del Pronto Soccorso di Pisa. Dopo le dichiarazioni del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, la replica puntuale di Pisa per Civati, che chiede di portare la discussione all’interno del partito, nel pomeriggio di ieri, la posizione di Cristina Filippini, Responsabile Sanità Pd provinciale Pisa e di Ferdinando De Negri, Segretario Circolo tematico Sanità Pd, che accolgono l’invito e rimandano il tema alla Regione e agli enti locali. La pubblichiamo di seguito.

Apprendiamo con stupore le esternazioni del presidente Rossi. Non per inconsapevolezza delle complessità che deve affrontare il Deu dell’ospedale di Cisanello, quanto per il modo estemporaneo che rischia di incrinare la fiducia che molti cittadini, non solo pisani, nutrono nei confronti del Pronto soccorso e soprattutto del personale che vi opera, come dimostrano i dati forniti dalla Direzione Aziendale.

Questo alla luce del fatto che la situazione di difficoltà è nota da tempo e nonostante che più volte, in questi anni, i problemi di carenza di organico medico e infermieristico siano stati segnalati dalla dirigenza del Dea, ma ben poco è stato fatto dalla Regione e dalla dirigenza dell’azienda che ne dipende per porvi rimedio. Professionalità, disponibilità e dedizione del personale medico, infermieristico e delle altre professioni del comparto, non possono essere messe in discussione, anche per la stessa testimonianza di molti utenti.

Per punti:

– Il personale da anni cerca di operare in una situazione insostenibile: che crea frustrazione e stress sempre più forti, con esposizione a rischi professionali e senza la possibilità di incidere sulle scelte aziendali. Altri Deu delle aziende opedaliere universitarie hanno, come è noto, un numero minore di pazienti, ma un organico superiore a quello di Pisa.

– Come sottolineano le organizzazioni sindacali e i lavoratori il personale dovrebbe essere rafforzato, ma occorre provvedere ad una diversa organizzazione all’interno dell’Aoup, soprattutto per quanto riguarda i ricoveri negli altri reparti a partire dalle medicine.

– Dal momento del suo trasferimento a Cisanello tutto l’ospedale è diventato punto di riferimento dei cittadini delle province limitrofe che ne riconoscono la qualità delle prestazioni. È inoltre il primo ospedale in Toscana per numero di ricoveri extraregione.

– Il Pronto soccorso sta vedendo un aumento costante degli utenti (5% in più negli ultimi sei mesi), con un incremento dei “codici rossi” da quando è entrata in funzione la piazzola dell’elisoccorso. Il 28% di questi pazienti provengono dall’Area vasta, pertanto il problema va affrontato e risolto anche in base a questo fattore, coinvolgendo tutti gli altri ospedali dotati di un Pronto soccorso, alcuni dei quali di recente realizzazione, secondo il principio che ogni cittadino debba poter usufruire dei servizi della rete, partendo dal punto di accesso più vicino e da qui, in caso di necessità, possa esser orientato e guidato nei servizi della rete ospedaliera toscana.

– Necessitano interventi più decisi e maggiori finanziamenti sul territorio, accelerando il piano di realizzazione delle Case della Salute, che laddove funzionano costituiscono anche un ottimo filtro per i ricoveri inappropriati al Deu. Inoltre serve implementare e rendere effettivamente operative le associazioni dei medici di base e ripensare ad una diversa organizzazione del 118, a proposito del quale si è discusso troppo delle sedi e poco del servizio. Solo così è possibile far crescere nei toscani una diversa cultura e consapevolezza che contribuisca alla riduzione dei ricorsi inappropriati al Deu. Basti ricordare, come affermato dalla Direzione aziendale, che il 90% degli
accesi al Pronto soccorso di Pisa non si trasformano in ricoveri.

– Occorre coinvolgere i cittadini, i Sindaci dell’Area vasta, in quanto massimi rappresentanti degli interessi dei loro amministrati, il personale medico e del comparto sui temi del piano di Area Vasta e sulla riorganizzazione dell’Aoup, confronto che fino ad oggi è stato insufficiente e, in alcuni casi, del tutto assente.

Riteniamo che molti di questi problemi possano esser affrontati con urgenza e determinazione. Su questo chiediamo un impegno dell’Aoup, delle Asl, degli Enti locali, ma anche e soprattutto della Regione stessa che sul nuovo ospedale di Cisanello ha impegnato da anni risorse, energie e credibilità.

Cristina Filippini, Responsabile Sanità Pd provinciale Pisa

Ferdinando De Negri, Segretario Circolo tematico Sanità Pd

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Pubblicato il: 27 giugno 2014

Argomenti: Economia-Lavoro, Pisa, Politica, Sociale

Visto da: 631 persone

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