I libri di Ildefonso Falcones sono sempre attesi con grande impazienza dagli appassionati del suo stile e della sua scrittura ed è stato così anche per la sua ultima fatica: La regina scalza, che accompagna il lettore pagina dopo pagina nella Spagna settecentesca, conquistatrice e colonizzatrice di terre lontane ed esotiche e terra essa stessa di nuovi cittadini e differenti culture.
Il libro narra essenzialmente dell’incontro a Siviglia di due donne Caridad e Milagros, una ex schiava delle colonie cubane e una gitana iberica che lotta per la libertà e l’autonomia della sua gente e della loro successiva sincera e profonda amicizia.
Tra Caridad e Milagros è subito complicità e affetto. E infatti sono tante le cose che legano le due donne, una passione e un amore inconfessabile e proibito per uomini sbagliati, seduttori e affascinanti, lo stato di emarginate nella società spagnola dell’epoca e la voglia di riscatto e rivalsa personale e non. Il destino avverso però fa sì che attraverso un decreto regio che dichiara i gitani come fuorilegge le due donne debbano separarsi e continuare ognuna da sola le proprie battaglie fino a quando non si ritroveranno di nuovo insieme a Madrid, la città divenuta capitale e anche luogo di fermento, rinnovamento e azione dei nuovi movimenti sociali e politici spagnoli.
Più che un romanzo storico, La regina scalza (Longanesi, 2013) è un lavoro letterario intenso ed emozionante che presenta al lettore sentimenti universali attraverso eventi autentici e insieme racconta l’amore e l’amicizia anche in condizioni estreme.
Una Spagna affascinante e lontana ma che possiede in sé già le caratteristiche e lo splendore di quella moderna. La regina scalza continua la tradizione dello stile di Falcones che ama raccontare tempi e momenti lontani e che dopo il Medioevo de La cattedrale del Mare e il Rinascimento de La mano di Fatima, regala ai suoi lettori un’altra storia spagnola dove lo stile e il linguaggio seguono il contesto storico e i personaggi restano attuali e moderni pur vivendo in un’altra epoca.
La libertà, la lotta, i diritti e l’eguaglianza tra sentimenti e passioni personali.
Il lettore non può chiedere di più.
Antonia del Sambro