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MusiQ Sa! Sa! Prova…

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Tre gruppi pisani più o meno noti alle cronache di più o meno frequentati eventi dell’urbe.

Una visita ai luoghi dove nasce la loro musica, ma non solo.

Tre micro-storie di condivisione, incontri, incastri e rimpasti. E qualche reperto live, in playlist.

Di sottofondo, l’otturatore di Michela Biagini, fotografa, matematica, viaggiatrice.

 

The Pop Lovers

Occorrerà “ballare di architettura” per un momento per introdurre i Pop Lovers.

La loro proposta musicale è da inserire in un’inedita category, una di quelle espressioni che fanno crescere l’hype e le visualizzazioni delle webzine: craved music, musica desiderata, anche e soprattutto dagli insospettabili, quelli che si scatenano sull’heavy rotation di RDS solo in cuffia.

Riccardo Pratesi, chitarrista, non solo dei Pop Lovers, nonché padrone della casa di Via Cerboni dove il gruppo si riunisce, Federico Russo al basso, già Novadeaf, Joe Monachella alla grande voce e al pregiato outfit e, ultimo acquisto, Caterina Panesi al pianoforte e alle parrucche.

Tutto il gruppo riunito per la prima volta, mi dicono.

La ricetta del loro progetto di cover al femminile a totale discrezione? Uno assetto mentale e sonoro guidato dal pensiero di una palla strobo sopra le loro teste e di una cascata di lustrini dal soffitto, con un inconfondibile tocco brit.

Cover band, qualcuno dirà? Prendiamo le canzoni top mie e di Michela, “Like a Virgin”e “Kobra”: una nuova purezza conferita a due brani altamente erotici fa luce fin dal primo istante sull’atto creativo in corso e nel corso della scaletta, che spazia da Nelly Furtado a Raffaella Carrà, da Il Genio a Britney Spears, sentiamo come tormentoni di tanti non più adolescenti raccontino storie nuove, vuoi perché cantati e suonati “da grandi”, vuoi perché superare i teen non vuol dire necessariamente aver sepolto tutto lo spirito del tempo che fu.

https://www.facebook.com/thepoplovers

 

Wavering Sanity

Direttamente dal liceo Buonarroti di Pisa – fattore che non nascondo mi strappi un grande sorriso – i Wavering Sanity provano al Rock Village di Ospedaletto, un’accogliente sala prove low cost tra i capannoni e le concessionarie della zona industriale, con un proprietario molto gentile e una marea di annunci di musicisti appesi alla bacheca, molti di essi incentrati sull’effetto terapeutico che la musica agirebbe sul mal di vivere tipicamente adolescenziale. True story.

La somma delle loro età fa 86, numero al quale occorre aggiungere molti zeri per quantificare la loro carica, che si sprigiona dal basso di Nicola e dalle chitarre Epiphone – in attesa di una vera Les Paul, probabilmente – di Kevin e Francesco. Giacca, cravatta e doppio pedale per Marco, oggetto di affettuoso scherno da parte di tutta la band per la sua mise. E la voce di Giulia, che probabilmente sogna Anouk o Amy Lee, senza cedere al growl o allo screamo che normalmente caratterizzerebbe un gruppo con il loro sound, tra metal, crossover e hard rock. A Marzo uscirà il loro ep – il titolo lo custodiscono ancora gelosamente, ma ci hanno suonato un brano che lo comporrà – con cinque brani originali interamente auto-prodotti e parteciperanno all’Emergenza Festival al Cage Theatre di Livorno.

https://www.facebook.com/pages/Wavering-Sanity

 

Rum-Ore

La saracinesca di un garage di Via Gamerra si apre sulle prove mattutine dei Rum-Ore, un trio che non vedo l’ora che suonino all’Hellfest. Matteo Berni alla batteria e alla voce, Salvatore Russo alla chitarra e Lorenzo Demarinis al basso, si sono fatti una reputazione con “Rumore Abbestia”, un primo lavoro grezzissimo registrato in presa diretta che li ha fatti conoscere all’underground pisano.

Sono grandi sperimentatori, polistrumentisti, devoti al grindcore, alla musica classica contemporanea e al palco del Circolo Arci CEP, superano il tetto di decibel consentiti dall’OMS con un’armonia quasi surreale, insita nel loro pestare e urlare brani molto complessi.E l’head-banging parte in automatico.

Ci confessano che quando sono a suonare in un posto in cui si crea un clima ostile con il pubblico, cominciano a improvvisare di spalle, finché dalla platea non arrivano insulti o lanci di oggetti. Addirittura compongono un brano da zero davanti a noi. I piatti della batteria “ciottolano” un po’ sulle aste ed è difficile controllarli: ecco che la canzone verrà chiamata Possessed Cymbals.

Il loro disco “Lotta Rumorista” è in free-listening su Bandcamp ed è in uscita il consueto “Speciale di Natale”, che viene confezionato ogni.. gennaio.

https://www.facebook.com/RumOregrindcore

http://rum-ore.bandcamp.com

PLAYLIST MUSIQ #2

http://www.youtube.com/playlist?list=PLryfeqFXCRERt9xm9ENv8xGnkUTX5gE26&feature=c4-feed-u

The Pop Lovers – Pop Porno (cover de Il Genio)

The Pop Lovers – Baby one more time (cover Britney Spears)

Wavering Sanity – Someone calls the doctor

Rum-Ore – Viva Zapata

Rum-Ore – Discordation

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Pubblicato il: 26 gennaio 2014

Argomenti: Cultura, MusiQ, Pisa, Quaderni

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