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La Biblioteca Serantini presenta “Nostra patria è il mondo interno”

Pietro Gori

“Nostra patria è il mondo intero. Pietro Gori nel movimento operaio e libertario italiano e internazionale” (Pisa, Biblioteca Franco Serantini, 2012) è il libro che verrà presentato martedì 21 gennaio 2014 alle 14.30, presso il Dipartimento di Scienze Politiche, da Giampietro Berti (Università di Padova) e Carlo De Maria (Università di Bologna).
Il volume, a cura di Maurizio Antonioli, Franco Bertolucci e Roberto Giulianelli, raccoglie i contributi di venti studiosi chiamati a ricostruire i molteplici aspetti del pensiero e dell’azione di Pietro Gori (1865-1911), noto come il «cavaliere errante dell’anarchia» e una delle più importanti personalità nella storia dell’anarchismo internazionale.

Laureatosi all’Università di Pisa, per tutto il corso della propria vita l’anarchico Gori sviluppò un incessante impegno di elaborazione, militanza e mobilitazione, imponendosi all’attenzione pubblica come avvocato, come autore di opuscoli di propaganda, come oratore nelle piazze e nelle fabbriche. Oltre che per l’attività politica, Gori è ricordato come autore di alcune tra le più famose canzoni anarchiche: “Addio a Lugano”, “Stornelli d’esilio” e “La ballata di Sante Caserio”. Famoso per la sua oratoria e i modi garbati, già in vita Gori fu circondato dall’aura del mito. La sua immagine e la sua parola lasciarono tracce consistenti nella memoria popolare, specialmente in alcune aree della Toscana, testimoniate dalla ricorrente presenza del suo nome nella toponomastica, così come in lapidi e monumenti. Poi la sua figura ha vissuto un progressivo oblio, finendo per apparire inattuale anche allo stesso movimento cui aveva legato il suo nome, quello anarchico. Gori ha conosciuto però, negli ultimi decenni del Novecento e in anni recenti, una nuova fortuna nell’ambito dello studio della memoria e della cultura popolari.

I contributi dedicati alla sua poliedrica figura fanno emergere un tratto distintivo della sua biografia che risulta di particolare interesse e di grande attualità a più di un secolo di distanza, ossia la grande capacità di comunicazione politica di Pietro Gori, in veste di poeta, di autore teatrale, di musichiere. Un revival, supportato anche dalla riscoperta delle sue canzoni, che trova in questo volume – ideato in occasione delle iniziative promosse dalla Biblioteca F. Serantini per il centenario della morte e arricchito da un’appendice documentaria in parte inedita – un adeguato riconoscimento sul piano degli studi.

Per info: www.bfs.it

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Pubblicato il: 19 gennaio 2014

Argomenti: Cultura, Eventi, Pisa

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