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Melancolia e saggezza antica: giugno filosofico a cura di Zetesis

melancolia

Due convegni per conoscere il carattere trasversale e interdisciplinare del tema, fonte d’ispirazione per autori come Michelangelo, Hans Sachs, Michel de Montaigne, Shakespeare e Albrecht Dürer


La bile nera, sede di produzione dell’umore del temperamento infelice. Diventato poi tratto caratteristico del genio

Doppio appuntamento filosofico per Pisa, che sarà sede di due convegni internazionali dal titolo: “Melancolia. Metamorfosi dell’umor nero”, che si terrà dal 9 all’11 giugno, e “The Wisdom of the Ancients. The German-Jewish Revaluation of Ancient Philosophy”, dal 24 al 26 giugno.
Il primo dei due eventi, organizzato col patrocinio del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, sarà ospitato dall’Aula Magna del Polo Carmignani. Si tratterà della Melancolia, con attenzione al carattere trasversale e interdisciplinare dell’argomento. La bile nera, dal greco mélaina cholé,è la sede di produzione di uno dei quattro umori della partizione medica classica, quello considerato responsabile del temperamento infelice e più spregevole, e divenuto, solo in epoca rinascimentale, il tratto caratteristico del genio.

Fonte d’ispirazione per autori come Michelangelo, Hans Sachs, Michel de Montaigne, Shakespeare e Albrecht Dürer, nel convegno la melancolia sarà indagata nelle forme assunte negli ambiti e nelle epoche più diverse.

L’evento è coordinato da Valentina Serio, sotto la supervisione del professor Luca Crescenzi e con la collaborazione della professoressa Antonietta Sanna.

Interverranno i professori: Hyves Hersant (EHESS École des hautes études en sciences sociales, Paris), Brenno Boccadoro (Université de Genève), Fabio Camilletti (Warwick University), Luca Crescenzi (Università degli Studi di Pisa), Felice Gambin (Università degli Studi di Verona), Maurizio Ghelardi (Scuola Normale Superiore di Pisa), Claus Zittel (Universität Stuttgart).

Il secondo convegno è organizzato con il contributo del Consiglio degli Studenti dell’Università di Pisa e in collaborazione col Dottorato in Filosofia delle Università di Pisa e di Firenze. Si terrà nell’Aula Savi dell’Orto Botanico. Si analizzerà come, a confronto con i problemi che la storia del primo Novecento pone loro, autori tedeschi di origine ebraica, quali Leo Strauss, Karl Löwith, Hans Jonas, Hannah Arendt, Jakob Klein si siano interrogati sugli orizzonti che l’antica saggezza greca ed ebraica ancora dischiude.

L’evento, organizzato da Anna Romani, Fabio Fossa e Danilo Manca sotto la supervisione della Prof.ssa Alessandra Fussi e del Prof. Alfredo Ferrarin, vedrà come ospiti i professori: Carlo Altini (Direttore Fondazione San Carlo Modena), Andrew Benjamin (Monash University, Melbourne), Daniel Janssens (Tilburg University), Emidio Spinelli (Università di Roma La Sapienza), Philipp von Wussow (Goethe Universität, Frankfurt am Main).

Entrambe i convegni sono organizzati da Zetesis, eterogeneo gruppo di ricerca dell’Università di Pisa che unisce studenti, dottorandi e professori in un percorso di collaborazione e ricerca. Gli eventi, infatti, si caratterizzano per la presenza non solo di personalità di spicco, ma anche di studenti e dottorandi cui si dà la possibilità di apportare un contributo originale alla ricerca scientifica.

Per maggiori informazioni consultare il sito: www.zetesisproject.com; oppure scrivere a: zetesis@unipi.it

Illustrazione di Thiago Fonseca – Flickr

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Pubblicato il: 4 giugno 2015

Argomenti: Cultura, Eventi, Pisa

Visto da: 1960 persone

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