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Terremoto nel mondo del calcio: inchiesta sul calcioscommesse

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L’inchiesta Dirty Soccer, partita dalla Direzione antimafia di Catanzaro, sta facendo tremare il calcio italiano, in particolare quello di Lega Pro e Serie D


È partita dalla Direzione antimafia di Catanzaro l’inchiesta che sta facendo tremare il calcio italiano, e in particolare quello di Lega Pro e Serie D. Il nome dell’inchiesta è Dirty Soccer e secondo quanto riportato da molti quotidiani nazionali a essere conivolti sono circa 50 persone tra allenatori, dirigenti, presidenti e giocatori.

Questa indagine, partita seguendo un presunto capo della ‘Ndrangheta, Pietro Iannazzo, ha portato alla luce una serie di frodi sportive che vedono coinvolte molte squadre sparse in tutto lo stivale, come il San Severo, l’Andria, il Neapolis, la Cremonese, la Puteolana, il Savona, l’Akragas, il Brindisi, L’Aquila, la Torres, il Santarcangelo, la Juve Stabia, il Pro Patria, il Monza, il Barletta, la Vigor Lamezia Terme, il Sorrento, il Montalto e il Pisa.

Per la squadra nerazzurra tuttavia nessun coinvolgimento diretto ma sotto il mirino degli inquirenti ci sarebbe Pisa – Torres di Coppa Italia, occasione nella quale la squadra ospite si presentò con tanti ragazzi della Beretti, lasciando addirittura a casa l’allenatore.

Ad oggi la lista degli arrestati (come riportato dal sito http://www.si24.it/2015/05/19/calcioscommesse-ecco-i-nomi-degli-arrestati/91987/) si limita a 50 persone circa, tra i quali l’ex nerazzurro Marco Guidone in forza attualmente nel Santarcangelo,  ma gli indagati sono molti di più tra i quali spiccano i nomi dei procuratori Andrea Bagnoli e Eugenio Ascari così come del giocatore del Tuttocuoio  Abe Balde.

A questo punto i dubbi sul corretto svolgimento del campionato appena conclusosi sono sempre di più, e l’auspicio che tutti gli sportivi hanno in queste ore, è che si faccia chiarezza il più velocemente possibile.

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Pubblicato il: 20 maggio 2015

Argomenti: Cronaca, Sport

Visto da: 864 persone

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