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Gli studenti si autoriducono il canone d’affitto: “Pagheremo solo le utenze”

autoriduzion

Un gruppo di studenti vincitori delle borse semestrali hanno deciso di pagare solo il 20% del canone richiesto dall’azienda regionale per il diritto allo studio


Anche quest’anno un gruppo di studentesse e studenti borsisti ha deciso di portare avanti la pratica dell’autoriduzione del canone alloggio richiesto dall’Azienda regionale per il diritto allo studio ai vincitori di borsa semestrale.

“Gli studenti a cui viene richiesto l’affitto non hanno “perso” la borsa di studio ma col meccanismo della “borsa semestrale” il DSU impone una “tassa” a chi non anticipa l’uscita ad aprile”, scrivono gli studenti.

“Negli ultimi cinque anni il canone richiesto è aumentato costantemente, a fronte della crescente crisi che investe la maggior parte della società italiana, i giovani in particolare. Sulle 6 mensilità previste dalla borsa semestrale, il DSU ha richiesto 222€ in più a ogni vincitore. Sono cifre non di poco conto, soprattutto se richieste a giovani studenti e studentesse “privi di mezzi”. Questo costringe a ricercare fonti supplementari di reddito che tolgono tempo allo studio allungando le carriere universitarie”.

Un aumento, dicono, che “approssima la permanenza in casa dello studente ai costi degli affitti sul mercato, imponendo però forti limitazioni sulla qualità della vita se consideriamo il regolamento residenze al quale ogni alloggiato presso le strutture del DSU è sottoposto”.

“Per dare una risposta indispensabile alla nostra esigenza di garantirci il diritto a studiare riducendo i costi della vita e migliorandone la qualità – dicono – come gruppo di studenti vincitori di borsa semestrale abbiamo deciso di autoridurre l’affitto di 165€ che dovremmo corrispondere al DSU, pagando 20% della quota richiesta: 33€ al mese. Pagheremo solo una somma sufficiente a coprire i costi delle utenze”.

E chiedono al Dsu di prevedere “sul nuovo bando una riduzione del canone d’affitto di 165€ per tutti i vincitori di borsa semestrale”.

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Pubblicato il: 8 maggio 2015

Argomenti: Pisa, Scuola-Università

Visto da: 740 persone

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2 risposte a: Gli studenti si autoriducono il canone d’affitto: “Pagheremo solo le utenze”

  1. avatar Maurizio scrive:

    Forse bisognerebbe spiegare che il vincitore di una borsa semestrale dopo il semestre in cui ha usufruito a titolo gratuito dell’alloggio dovrebbe avere concluso il suo ciclo di studi. A me sembra quindi giusto che lo studente (o ex studente) alla fine dei 6 mesi paghi a titolo oneroso l’affitto della stanza (come previsto dal bando) e non solamente le utenze se non vuole lasciarla a chi subbentrerebbe perché ne avrebbe diritto. Le risorse dovrebbero essere maggiori e maggiore anche il numero degli alloggi ma questa protesta leva risorse proprio a chi ha più bisogno dell’alloggio, studenti in corso meritevoli ed in condizioni di bisogno.

  2. avatar andrea scrive:

    Ma facciamola finita. Ci rendiamo conto che attualmente l’università è un parcheggio per disoccupati. Diritto di studiare, certo è un diritto, lo dice la Costituzione, ma lo si può fare nelle università della propia regione della propria città, ora anche da casa senza dispendio di soldi, questo è ottimale per chi ha basso reddito, così spende poco e può fare dei lavoretti e mettere in casa quel poco che guadagna. Invece no lo studente vuol andare nelle università che hanno fama, gratis o a basso costo, perchè il suo reddito è basso. Però quando si sveste i panni dello studente alla sera esce vestito all’ultima moda e va nei negozi a bere e mangiare e a farti e ti compri il telefonino ultima generazione, il computer portatile con la mela, lì il reddito non conta, non è studente con basso reddito. Lasciamo perdere. Comunque concordo con Maurizio tu hai dei tempi e in quei tempi devi concludere altrimenti te ne vai o paghi di più.

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