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“Le origini della scultura moderna”, Nicola e Giovanni Pisano in mostra a Milano

San-Marco-Evangelista

La mostra dovrebbe essere inaugurata fra il 18 e il 20 maggio alla chiesa di San Gottardo in Corte, e costituisce uno dei 15 “percorsi” curati da Vittorio Sgarbi per portare l’Expo e i sui visitatori in città


Le nove sculture della taglia di Nicola e Giovanni Pisano saranno protagoniste della mostra Nicola e Giovanni Pisano. Le origini della scultura moderna e sono quasi pronte dunque per partire per Milano nonostante il parere negativo della soprintendenza di Pisa.
Oggi dovrebbe arrivare il via libera del Mibact che consentirà di allestire la mostra curata da Vittorio Sgarbi con la regia di Alberto Bartalini. L’esposizione, che dovrebbe essere inaugurata fra il 18 e il 20 maggio, sarà ospitata nella chiesa di San Gottardo in Corte, recentemente restaurata e adiacente al Museo di Palazzo Reale, e costituisce uno di quei 15 “percorsi” collaterali all’Expo curati da Sgarbi, pensati per portare i visitatori a Milano.

“Pisa – ha detto Sgarbi – si presenta all’Expo con un’intuizione perfetta, nel luogo perfetto. Portiamo a Milano delle opere che segnano l’origine della scultura moderna con una mostra che farà intendere che la grande civiltà artistica universale è nata in Italia”.

A rendere possibile la mostra due fattori. Da un lato il diniego di concedere per l’Expo i Bronzi di Riace, dall’altro i lavori di restauro in corso al Museo dell’Opera del Duomo e la sua chiusura al pubblico fino al 2016, che ha determinato il via libera della Deputazione della Primaziale al prestito.

Insieme agli originali a essere esposta sarà anche una copia in marmo a grandezza naturale della Madonna col bambino, realizzata dall’artista e imprenditore Gualtiero Vannelli fondatore della Robot City (che sponsorizza l’esposizione), che sarà collocata all’ingresso esterno della mostra.

I quattro evangelisti saranno collocati nell’atrio coperto, mentre le altre cinque sculture (San Giovanni Battista, Mosé con e tavole della legge, la Madonna con bambino e due Profeti) verranno esposte all’interno della chiesa che ospita ha sottolineato Sgarbi “un affresco della scuola di Giotto”.

 

 

Insieme alle sculture di Nicola e Giovanni Pisano a essere esposte saranno anche le tele di Renato Frosali, che restituiscono le opere dei due scultori in una visione bidimensionale dal basso verso l’alto: un modo spiegano Sgarbi e Bartalini per “evidenziare la continuità della storia, il filo rosso che lega memoria e attualità”. Una continuità che Vittorio Sgarbi sta cercando ancor più di mettere in risalto cercando di ottenere, per ora senza successo, per la mostra una scultura di Henry Moore autore fra l’altro spiega Sgarbi “di un saggio su Giovanni Pisano”.

La mostra, che resterà aperta fino al 31 ottobre, ha commentato Giovanni Padroni, deputato dell’Opera Primaziale, “si sposa con l’idea della Deputazione che piazza dei Miracoli sia non solo un patrimonio dell’umanità, ma anche un patrimonio per l’umanità”.

La curiosità
locandinaLa locandina della mostra porta i loghi, della Regione Lombardia per l’Expo, della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, della Robot City. Nessuna traccia di Pisa, né del logo della Primaziale, sono una leggerissima dicitura che recita “Le opere sono gentilmente prestate dall’Opera Primaziale di Pisa”.

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Pubblicato il: 7 maggio 2015

Argomenti: Cultura

Visto da: 1852 persone

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