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Elezioni regionali, come si vota

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2.990.258 i toscani, di cui 333.706 residenti a Pisa e provincia, chiamati alle urne. Nove i comuni in cui si vota anche per il rinnovo di sindaci e consigli comunali. I seggi elettorali saranno aperti dalle 7 alle 23 di domenica 31 maggio


Sono 2.990.258 i toscani, di cui 333.706 residenti a Pisa e provincia, che il 31 maggio saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo presidente della Toscana e i 40 nuovi consiglieri della Regione (15 in meno del 2010). Questi i numeri degli elettori iscritti negli uffici elettorali al 16 aprile, alla penultima revisione quarantacinque giorni prima delle elezioni.

Tra questi ci sono anche 123.195 toscani che vivono all’estero ed iscritti all’Aeri (12.501 solo nel comune di Firenze, 9.869 a Livorno, 7.679 a Lucca e 4.241 a Capannori) i quali se vorranno votare, dovranno tornare in Toscana. Per agevolare il voto sono previsti rimborsi per il viaggio: 103 euro per chi arriva da un paese europeo, 206 per chi arriva da un altro continente.

In nove comuni, dei 1087 chiamati alle urne in tutta Italia, si voterà anche per il rinnovo di sindaci e consigli comunali: ad Arezzo (Ar) Pietrasanta (Lu), Sillano Giuncugnano (Lu), Viareggio (Lu), Uzzano (Pt), Villafranca in Lunigiana (Ms), Coreglia Alteminelli (Lu), Castellina Marittima (Pi) e Orciano Pisano (Pi).

Si voterà domenica 31 maggio dalle 7 alle 23 e lo scrutinio si svolgerà immediatamente dopo, nel corso della notte: 4.007 le sezioni elettorali in tutta la Toscana.
Ai seggi occorre presentarsi con un documento di identità e la tessera elettorale. Se smarrita, un duplicato può essere richiesto in Comune. Gli uffici elettorali saranno per questo aperti anche domenica.

Come si vota
La scheda sarà unica, su cui si esprimerrano due voti, uno per il presidente e il secondo per una delle liste. I due voti che possono essere anche disgiunti: il voto ad una lista automaticamente si trasferisce al candidato presidente. Se invece un elettore indica solo il candidato presidente, il voto non andrà a nessuno dei partiti o dei movimenti che lo sostengono. È possibile anche votare il candidato presidente di uno schieramento e un partito di una diversa coalizione .

Sulla scheda saranno presenti le liste di circoscrizione (una per provincia ma quattro a Firenze), con l’elenco di tutti i candidati: per indicare l’eventuale doppia preferenza di genere basterà spuntare i nomi prescelti. A destra i nomi dei  candidati presidenti.
A differenza di cinque anni fa gli elettori potranno indicare una preferenza per i candidati consiglieri: anzi due, un uomo e una donna. I consiglieri eventualmente nominati assessori dovranno dimettersi e saranno sostituiti dai primi non eletti.

Ogni partito deve indicare un candidato presidente, tredici liste di candidati consiglieri (una per circoscrizione) e un’eventuale ma non obbligatorio listino regionale di tre candidati, che saranno i primi ad essere eletti in base ai voti raccolti dal partito.

Ballottaggio
Si vota con la possibilità di un turno di ballottaggio, da svolgersi a distanza di due settimane nel caso nessun candidato presidente raccolga almeno il 40 per cento dei voti validi: a ballottaggio si presentano i due candidati più votati.

L’assegnazione dei seggi
La legge elettorale toscana prevede una soglia di sbarramento, che è cambiata rispetto a cinque anni fa. Potranno così sperare di avere un rappresentante in consiglio comunale solo i partiti che raccolgono più del 5% dei consensi in tutta la regione o, se parte di una coalizione, se la stessa ha superato il 10 per cento e le singole liste il 3 per cento.
Se il presidente eletto ottiene più del 45% dei voti, la coalizione che lo sostiene avrà diritto ad almeno al 60 per cento dei quaranta seggi in palio (ovvero 24); se il presidente eletto raccoglie tra il 40% e il 45%, la coalizione che lo sostiene avrà diritto a 23 seggi. Se i seggi ottenuti sono di meno, scatta il premio di maggioranza: se sono già di più, li mantiene.
Se la coalizione vincente raccogliesse più del 65 per cento dei voti (ovvero 26 seggi), scatta al contrario la soglia di garanzie per le minoranze, che complessivamente hanno diritto ad almeno 14 seggi. Ognuna delle tredici circoscrizioni ha diritto all’elezione di almeno un consigliere.

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Pubblicato il: 4 maggio 2015

Argomenti: Politica

Visto da: 1805 persone

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