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Lenticchie Il ricevimento pre laurea ovvero Lo Sturbo

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 Il ricevimento pre-laurea, in cui viene messo malamente in discussione tutto ciò che hai scritto nelle settimane precedenti con pianto e stridore di denti, ecco, è come stare in galleria con Gigi d’Alessio che fa le prove generali


Quando sei vicino alla laurea, tendi a scordare tutto ciò che negli anni di studio ti ha provocato quello che in gergo capitolino viene definito Lo Sturbo.
Un po’ come quando ti rompi un braccio a dodici anni, piano piano resta il ricordo della sensazione e il dolore vero e proprio si risveglia solo in determinate occasioni.
Una delle occasioni in cui si ripresenta Lo Sturbo è il ricevimento.

Il ricevimento universitario è una pratica malsana

Che già il ricevimento universitario è una pratica malsana e tossica al pari dello stare bloccati ad agosto in galleria, con un camion davanti e la radio che aggancia solo il live di Gigi d’Alessio a Battipaglia. Il ricevimento pre-laurea, in cui viene messo malamente in discussione tutto ciò che hai scritto nelle settimane precedenti con pianto e stridore di denti, ecco, è come stare nella suddetta galleria ma con Gigi d’Alessio che fa le prove generali per il live sul tuo sedile-passeggero.

A parte che vieni costretta a sorbirti quaranta minuti di pipponi sulle norme grafiche da adottare

A parte che entri e becchi la solita fila chilometrica che manco nelle USL quando c’è stata l’epidemia di influenza suina.
A parte che tra gli astanti riconosci ragazzini di cui eri rappresentante d’istituto al liceo.
A parte che, al solito, il ricevimento è striminzito in un’ora secca passata la quale il luminare si alza e va via, piantandoti a metà tramite una sorta di coito accademico interrotto.
A parte che quando sta a te, generalmente la prima domanda che ti senti fare dopo mesi che vedi più lui che tu’ ma’ è sempre Bene, lei è…?
A parte che vieni costretta a sorbirti quaranta minuti di pipponi sulle norme grafiche da adottare quando si cita il nome di una rivista che sono diverse da quelle per le citazioni a fondo pagina che sono diverse da quelle per i versi delle poesie che sono diverse da quelle per gli studi precedenti che morse il gatto che si mangiò il topo che al mercato mio padre comprò.
A parte che quando un coraggio da leoni ti spinge a fare la fatidica domanda Ma insomma, la tesi va bene?, improvvisamente ti trovi davanti una statua di sale con l’espressione facciale di uno che ha appena ingollato un panino alle caccole.
A parte che esci e all’unisono gli studenti che ancora aspettano il proprio turno si girano a guardarti e tu ti accorgi che curiosamente tutti indossano tirapugni borchiati.
A parte che torni a casa e ti rendi conto che sono più le “ultimissime” correzioni che le lettere stampate.
A parte che subito dopo ti accorgi anche che un’intera sezione di trenta pagine è intonsa non perché interamente corretta ma perché interamente saltata.

Ecco, a parte questo gli ultimi ricevimenti prima della laurea sono un evento di notevole amenità.
Quasi quanto uscire dalla galleria e leggere sui cartelli che il resto dell’autostrada è inagibile e il traffico è dirottato su Battipaglia.

Alessia Terrusi

 

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Pubblicato il: 25 aprile 2015

Argomenti: Lenticchie, Quaderni

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