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Cantiere all’ex Draga, 96 mila euro di suolo pubblico non pagato

draga

L’immobile è di proprietà della Fondiaria Paradisa, in concordato preventivo. A far emergere quanto dovuto un’interpellanza di Una città in comune – Prc


Una ditta in concordato preventivo, la Fondiaria Paradisa, e un cantiere mai concluso, quello dell’ex Draga che insiste sul lungarno Guadalongo. E ancora crediti per l’occupazione di suolo pubblico non versati nelle casse del Comune. Continua l’opera di ricognizione di Una città in comune – Prc sui cantieri presenti in città, più o meno abbandonati, e sui corrispettivi dovuti a Palazzo Gambacorti.

Così con un’interpellanza il gruppo consigliare ha rinnovato quella domanda già posta per le impalcature di Palazzo Boyl, per le transenne davanti dal rudere sul Lungarno Galilei, e per le impalcature davanti a palazzo Mazzarosa in Lungarno Pacinotti.

A dare i numeri di quanto dovuto l’assessore Andrea Serfogli: 96.623 euro sono dovuti per la porzione di impalcatura installata sulla parte pubblica del suolo. Una cifra che corrisponde all’ultimo accertamento effettuato nel 2014, e a cui si aggiungono 1600 euro circa accertati al 13 novembre 2013 per il recupero del canone del cartellone pubblicitario che era installato nell’area verde.

Una situazione, quella del cantiere per la realizzazione di unità abitative nell’area ex-Draga sul lungarno Guadalongo, che come ha sottolineato anche Serfogli è analoga a quella di Palazzo Pilo Boyl, la cui proprietaria, l’Impresa Tognozzi s.p.a., è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Firenze.

“Sarà abbastanza difficile – ha commentato Ciccio Auletta – riuscire a riscuotere quanto dovuto. Il nostro invito con questa ricognizione è quello di apprendere una lezione per il futuro rispetto alle concessioni di suolo pubblico. Ma il problema che si pone oggi come ‘gestire’ questi scheletri che restano in città. Quello all’ex Draga, è plausibile resterà in queste condizioni per i prossimi 5 anni, ma nel frattempo aggiunge degrado alla zona”.

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Pubblicato il: 24 aprile 2015

Argomenti: Pisa, Urbanistica

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