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Scoperto traffico internazionale di cuccioli di Chihuahua dall’Ungheria

cuccioli

Le indagini del Corpo Forestale dello Stato hanno portato all’arresto di una donna di nazionalità ungherese residente a Pisa. I cuccioli di poche settimane venivano trasportati in un’unica giornata dall’Ungheria


Scoperto un traffico internazionale di cuccioli di Chihuahua che arrivavano a Pisa dall’Ungheria passando per la Slovenia.
Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato, che hanno condotto l’operazione, sono stati insospettiti da ripetuti annunci su siti specializzati, tutti ricollegabili alla stessa utenza telefonica, in cui cuccioli di razza venivano proposti per la vendita a prezzi bassi: circa 600 euro, una cifra che nel tempo però scendeva arrivando anche fino a 500 euro (contro un prezzo di mercato che sia aggira intorno ai mille euro).
Ritenendo che questa cifra fosse troppo bassa perché tutti fosse regolare il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Pisa, diretto dal Dr. Davide Ciccarelli, ha avviato alla fine del 2014 le indagini. Gli investigatori sono così riusciti  a risalire alla vera identità della venditrice, una donna di nazionalità ungherese da anni residente in Italia.

La donna  proponeva su internet un numero esiguo di cuccioli di Chihuahua, da cinque a sette, per non dare troppo nell’occhio e dopo averli venduti, generalmente nell’arco di 45-60 giorni, rinnovava l’annuncio con nuovi cuccioli.
Dopo mesi di appostamenti il Nucleo Investigativo ha scoperto che lo scambio avveniva poco oltre il confine con la Slovenia con viaggi effettuati dalla stessa donna in un’unica giornata. I cuccioli di poche settimane di vita, prematuramente staccati dalla madre, venivano, sottoposti a viaggi massacranti per raggiungere il confine con l’Italia dall’Ungheria e, da qui, dopo essere stati caricati sull’auto della donna, venivano trasportati direttamente a Pisa.

Al termine dell’ultimo viaggio, quando ormai il cerchio investigativo si era chiuso, è scattato il blitz. Gli uomini del Nucleo Investigativo e del Comando Stazione forestale di Pisa, hanno aspettato la donna proprio sotto la sua abitazione. Sette i cuccioli trasportati questa volta. Tutti presentavano segni di stress e affaticamento per il lungo viaggio appena effettuato ed uno era in condizioni assai critiche.
La visita veterinaria ha permesso di scoprire che l’età dei cuccioli era stata falsamente anticipata sui documenti di accompagnamento: non oltre otto settimane di vita, mentre la legge prevede per l’importazione almeno tre mesi e venti giorni di vita.

“La donna è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Pisa, i cuccioli sono stati posti sotto sequestro e verranno affidati ad una associazione che se ne prenderà cura” ha spiegato il Dott. Davide Ciccarelli.
Le indagini sono ancora in corso e, finora, le ipotesi di reato vanno dal traffico internazionale di cuccioli al maltrattamento, detenzione in condizioni non idonee, falso in atto pubblico.

Il Comandante Provinciale Anna Fadda complimentandosi per l’operazione ha colto l’occasione “per mettere in guardia coloro che, interessati all’acquisto di un cane e allettati dal prezzo molto basso, inconsciamente contribuiscono ad alimentare questo odioso fenomeno. Tra l’altro, a causa del precoce distacco dalla madre, i cuccioli subiscono traumi affettivi e problemi di salute e possono contrarre malattie anche mortali, quali il cimurro e la parvovirosi e persino la rabbia, un pericolo anche per l’uomo”.

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Pubblicato il: 21 aprile 2015

Argomenti: Cronaca, Mondo, Pisa

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