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Ac Pisa 1909, Battini riflette sul futuro. Sanzo: “Dopo le parole a caldo servono risposte alla città”

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Dopo lo sfogo al termine della gara contro la Spal e la minaccia di non pagare più gli stipendi, il presidente del Pisa prende tempo per decidere se lasciare. I tifosi e l’assessore Sanzo chiedono garanzie per la città


A meno di 24 ore dalla sconfitta casalinga che ha sancito il definitivo addio dell’Ac Pisa 1909 ai sogni di promozione il presidente Carlo Battini ammorbidisce i toni con i quali lunedì sera ha annunciato di essere pronto a lasciare. Di “sfogo dovuto alla grande amarezza e delusione per un campionato buttato via in modo sciagurato e dopo investimenti decisamente molto consistenti” parla oggi Battini sulle colonne della Nazione. Un passo indietro accompagnato però dalla dichiarazione di “volersi prendere un po’ di tempo per capire se e come proseguire”, parole che allarmano i tifosi e come prevedibili suscitano le prime reazioni.

I primi a farsi sentire sono i gruppi della Curva Nord, senza giri di parole come di consueto. “Non vogliamo fallire – si legge nel comunicato – Battini, se come ha dichiarato non è più intenzionato a continuare, è liberissimo di mettere in vendita la società ma deve rispettare i suoi impegni fino alla fine”. “Il presidente sa benissimo – continuano i gruppi della Nord – che con la situazione economica attuale della società nessuno di serio si può avvicinare, quindi da un lato è  giusto che metta il Pisa in vendita ma deve di pari passo assolutamente adempiere ai suoi doveri: pagare cosa e chi deve pagare, lasciare il bilancio in “pari” e senza i suoi debiti e iscrivere la squadra al prossimo campionato se al momento dell’iscrizione non ha ancora trovato nessun acquirente”. Questo perché “sappiamo benissimo anche noi che con troppi debiti si avvicinano solo “banditi”, lo abbiamo già vissuto”.

Sulla vicenda si esprime anche l’assessore comunale allo Sport Salvatore Sanzo. “Rispetto le parole del presidente Battini – scrive Sanzo in una nota – la sua frustrazione e la sua amerezza sono una causa naturale dell’ambizioso progetto imbastito quest’estate quando si è affidato a professionisti e calciatori che hanno deluso sotto tutti i punti di vista. Dopo le parole a caldo però c’è bisogno di un’attenta riflessione, ci sono delle risposte da dare alla città di Pisa ed a tutti gli sportivi pisani. Da parte del sottoscritto c’è la massima disponibilità ad impegnarsi per trovare la migliore soluzione ma per poterlo fare è necessario sapere quali siano le intenzioni del presidente Battini il quale deve necessariamente tenere fede agli impegni presi verso la città e la tifoseria garantendo il mantenimento della Lega Pro. Dobbiamo capire quelle che sono le sue volontà e lavorare insieme per il bene del calcio a Pisa».

Per avere una prima parziale idea delle reali intenzioni di Carlo Battini bisognerà aspettare giovedì 16 aprile, ultimo giorno utile per il saldo delle mensilità di gennaio e febbraio. In caso di mancato pagamento infatti la società sarebbe penalizzata e partirebbe con un handicap in termini di punti nel prossimo campionato. Questo potrebbe essere il segnale della volontà del presidente di vendere il Pisa.

 

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Pubblicato il: 15 aprile 2015

Argomenti: Pisa, Sport

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