MENU

“Sulle ali di una gru”, ecco il crowdfunding per la versione italiana del celebre cartone no-nuke

Tsuru ni notte

Appoggiato alla piattaforma Produzioni dal basso, l’idea è di realizzare una versione italiana del cartone che racconta le tragedie di chi ha vissuto la guerra nucleare in prima persona. Perché non si ripetano


“A quasi 70 anni dalle bombe atomiche sganciate su Hiroshima e Nagasaki in Giappone, l’umanità sembra di nuovo trovarsi di fronte a una grave crisi, con tragici conflitti in varie parte del mondo che potrebbero precipitarci in un’apocalisse nucleare”.

Tomoko è una bambina di 12 anni che vive a Hiroshima.
Un giorno, durante le vacanze estive, visita da sola l’Hiroshima Peace Memorial Museum per scrivere un tema dal titolo “La mia avventura”, parte dei suoi compiti a casa.
Gli incredibili effetti del bombardamento atomico che apprende nel museo la colpiscono profondamente.
Sconvolta e stanca passeggia verso il Peace Memorial Park dove incontra una bambina misteriosa. Il suo nome è Sadako. Fu esposta alle radiazioni all’età di due anni e morì quando ne aveva 12. Sadako guiderà Tomoko in un viaggio molto speciale.
Con questo assunto nasce una campagna di crowdfunding per raccogliere i fondi necessari alla realizzazione del cartone animato Tsuru ni notte (On A Paper Crane) in versione italiana.
Il cartone fu ideato da una signora giapponese residente in Francia, Miho Cibot-Shimma, che colpita nel vedere i bambini francesi giocare alla “guerra atomica” decise di raccontare loro le tragedie di Hiroshima e Nagasaki. Nel febbraio del 1989 gli amici giapponesi della signora Cibot cominciarono una campagna di raccolta fondi per realizzare un breve cartone animato. On A Paper Crane fu completato nel giugno del 1993.

“Ricordare che cosa è stata la bomba atomica può essere il miglior antidoto contro la rassegnazione e per trovare un’alternativa alla sopraffazione delle armi. Trasmettere al mondo, soprattutto ai giovani, le testimonianze di chi ha vissuto l’inferno di quell’agosto 1945, è oggi un compito più che mai urgente”, dicono i promotori, del Centro di documentazione “Semi sotto la neve” di Pisa.

“E chi saprà comunicarlo ai suoi coetanei – anche in Italia – meglio di Sadako, bambina di Hiroshima morta per le conseguenze della bomba, diventata uno dei simboli dell’universale desiderio di pace?”, domandano.

Con il crowdfunding, spiegano, verranno coperte le spese di registrazione e di rielaborazione del video, mentre i costi per i doppiatori e le altre spese relative saranno sostenuti dal Centro documentazione “Semi sotto la neve”. Il progetto verrà realizzato con la collaborazione de “I sacchi di sabbia” (Pisa) e Alfea Cinematografica (Pisa).

La campagna di raccolta fondi si concluderà il 16 luglio 2015, settant’anni esatti dal primo test nucleare in New Mexico nel 1945 del famoso progetto Manhattan, che sviluppò il primo ordigno nucleare della storia.

 

Download PDF

Scritto da:

Pubblicato il: 12 aprile 2015

Argomenti: Ambiente, Cultura, Mondo

Visto da: 917 persone

,

Post relativi

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ricevi paginaQ per email

Ciao!
Iscriviti alla newsletter di Pagina Q
Se lo farai ci aiuterai a far vivere l’informazione nella nostra città e riceverai la versione mail del quotidiano.
Naturalmente non cederemo a nessuno il tuo indirizzo e potrai sempre annullare la tua iscrizione con un semplice click sul link che troverai in ogni nostra mail.