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Ex Stallette. In commissione la maggioranza chiude la vicenda: “Ci pensa la magistratura”

stallette

Ieri in prima commissione controllo e garanzia, i consiglieri di maggioranza hanno votato per uno stop ai lavori sul controllo degli atti che hanno portato al caso delle ex Stallette. Le opposizioni sono pronte a tornare sul tema


Del caso delle ex Stallette se ne parlerà in prima commissione di controllo e garanzia, e non in commissione d’indagine. Anzi, contrordine: non se ne parlerà più. Con un vorticoso cambio di marcia la maggioranza ha così deciso, nella giornata di ieri, di dare uno stop alla discussione politica sulla vicenda. Che però è già pronta a tornare sulla scena: sono infatti diversi i consiglieri di opposizione che si sono detti pronti a portare nuovamente la richiesta di una commissione d’indagine in consiglio comunale.

A sollevare quanto accaduto ieri in prima commissione è Marco Ricci, consigliere di Una città in Comune-Prc, che spiega come la maggioranza abbia deciso di non trattare più la vicenda delle ex-Stallette, “con la motivazione che del caso se ne sta occupando la magistratura”.

“Un fatto ancor più grave in quanto avviene in un momento in cui emergono nuove problematiche e criticità relative al procedimento, tanto che il RUP Aiello, che nel frattempo ha chiesto di non ricoprire più tale ruolo, ha prodotto un aggiornamento della famosa relazione sui lavori”, spiega.

“Tale relazione – aggiunge – è stata ritirata oggi solo dai consiglieri di alcune forze di opposizione tra cui Un città in Comune-Prc, mentre le forze di maggioranza preferiscono continuare a “non sapere”. Questo aggiornamento tra l’altro risale al Febbraio 2015, ma la commissione ne è venuta a conoscenza solo la settimana scorsa”.

L’esponente di Una città in Comune – Prc definisce grave la scelta della maggioranza, sia nel merito, “perché si impedisce alla commissione di approfondire ulteriormente la vicenda e di conseguenza porre rimedio alle gravi lacune amministrative verificate”, sia in termini di correttezza istituzionale, “poiché la stessa maggioranza aveva incaricato la commissione di occuparsi dell’argomento votando un ordine del giorno dopo aver bocciato la richiesta di commissione di indagine avanzata dalle minoranze. Ora anche questa strada viene chiusa dalla stessa maggioranza che l’aveva proposta”.

“Chi si deve occupare delle vicende legate alle ex-Stallette?”, domanda Ricci. “Come può un’amministrazione delegare tutto alla magistratura? A questo punto l’unica strada è quella di avanzare nuovamente la richiesta della commissione di indagine, strumento previsto dal Regolamento del Consiglio Comunale per affrontare vicende particolari come quella in questione”.

Strada che seguirà anche Raffaele Latrofa (NCD): “Procedere a botte di maggioranza dicendo d’imperio ‘da oggi non se ne parla più’, è una sconfitta per la democrazia”, commenta. “Il consigliere di In Lista per Pisa Giuseppe Ventura si è distinto ancora una volta per il suo atteggiamento indisponente e gli altri membri della maggioranza lo hanno assecondato. Noi abbiamo ritirato la relazione per dovere istituzionale, perché vogliamo conoscere gli atti e far luce sulla vicenda. E continueremo a chiedere chiarezza”.

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Pubblicato il: 31 marzo 2015

Argomenti: Pisa, Politica

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