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Nuova pista per il Galilei: lavori finiti in tempi record e meno rumore per la città

aeroporto

Ieri l’inaugurazione della nuova pista, dopo i lavori di raccordo fra la pista principale e quella secondaria, che permetteranno un anticipo di decollo di 325 metri. Presente all’evento anche Vito Riggio, presidente di Enac


Nuova pista per l’aeroporto Galilei, uguale, meno rumore per la città. Questo il primo dato espresso dall’amministratore di Sat Gina Giani, durante l’inaugurazione della nuova pista principale. Nuova perché ammodernata e con un raccordo tra la pista principale e quella secondaria, che permette agli aerei di decollare 325 metri prima e quindi creare meno rumore sull’abitato.

Un’operazione costata 19 milioni di euro, in totale autofinanziamento di Sat, che porterà l’aeroporto in una categoria più elevata, ovvero la II. Quattro mesi circa di cantiere, pur mantenendo la piena operatività della pista, cosa che ha permesso di non interrompere mai l’attività. Diversamente, dice Giani, “si sarebbero persi 16,5 milioni di euro e 1 milione di passeggeri, con ricadute anche sul territorio, ma per fortuna così non è stato”.

gianiNuova pavimentazione pari a 190 campi da calcio, con 150 persone impegnate nel cantiere. Tutte le terre smosse sono state riutilizzate per il sedime della pista, e i mezzi usati non hanno impattato la vita dei quartieri limitrofi perché, grazie alla collaborazione con la 46° aerobrigata, sono stati fatti passare in strade protette. E ancora: 39.000 mq di nuova pavimentazione rigida e 200.000 mq di pavimentazione flessibile, oltre al nuovo sistema di illuminazione con 1250 luci led in pista.

Presenti all’inaugurazione, oltre ai vertici di SAT, il presidente di Toscana Aeroporti Paolo Angius, il presidente di Corporacion America Italia Roberto Naldi, il presidente di ENAC Vito Riggio, il sindaco di Pisa Marco Filippeschi, l’assessore regionale al turismo Sara Nocentini.

Dopo i ringraziamenti profusi da Giani a tutto il personale di Sat, alle maestranze e ai militari della 46°, parole di apprezzamento sono state espresse anche dal sindaco Filippeschi: “Le prime prove date dalla nuova gestione sono positive”, ha detto. “L’accelerazione per gli investimenti e i lavori di miglioramento del terminal sono una prova importante della volontà di portare avanti il progetto del sistema aeroportuale toscano, a cui Pisa ha dato un contributo importante”.

riggioVito Riggio, presidente di Enac e uomo chiave sia della fusione che del progetto di allungamento della pista fiorentina, è intervenuto con un lungo discorso sulla frammentazione delle competenze nel sistema aeroportuale italiane, elemento che “a Pisa non ha impedito di realizzare quello che, a un osservatore straniero, appare come un miracolo, ovvero la realizzazione di un’importante infrastruttura nei tempi previsti”.

Si è poi lasciato andare a considerazioni sul rapporto fra pubblico e privato, e su quello fra territori e comunità: “La logica del territorio oscura quella delle comunità locali, il cui sviluppo sta all’interno di un disegno che riguarda il Paese. La fusione tra i due scali toscani sta avvenendo in tempi rapidi e questo è un grande risultato e un modello”, ha detto. “L’idea che ogni territorio possa svilupparsi da solo è becera e anticostituzionale – ha aggiunto – non importa se a gestire gli scali siano soggetti pubblici o privati, a me interessa l’efficienza”.

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Pubblicato il: 28 marzo 2015

Argomenti: Economia-Lavoro, Mobilità, Pisa

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