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Ex ospedale di Calambrone, chiuso e invenduto oggi è teatro di esercitazioni militari

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Abbandonato dal 2007, l’ex centro ortopedico di Calambrone è in vendita ma l’Azienda ospedaliera non trova acquirenti. E dentro le strutture fatiscenti si allenano anche i militari per esercitazioni speciali


Centinaia di bossoli per terra e decine di sagome posizionate all’interno di stanze e corridoi. Basta percorrere pochi passi all’interno dell’ex ospedale di Calambrone per capire che la struttura è diventato un luogo di addestramento militare. La conferma arriva dall’Azienda ospedaliera pisana, proprietaria dell’immobile che si affaccia sul lungomare, chiuso e abbandonato dal 2007. “Un paio di anni fa abbiamo ricevuto richiesta formale da parte del comando della Folgore di poter utilizzare l’ex ospedale per esercitazioni particolari” afferma Rinaldo Giambastiani, a capo del dipartimento area tecnica dell’Azienda ospedaliera: “Ogni volta che ne hanno bisogno i militari avanzano una precisa richiesta, i nostri custodi provvedono ad aprire i cancelli ed a chiuderli una volta finite le operazioni. E viene preventivamente avvisato il comando dei Carabinieri di Tirrenia che coordina un apposito protocollo di sicurezza”.

Non esiste una convenzione che regoli le attività militari all’interno dell’edificio pubblico dismesso, a dare l’ok alle esercitazioni basta un’autorizzazione temporanea, questo perché “l’utilizzo da parte dell’esercito è saltuario, non più di un paio di volte l’anno” precisa Giambastiani. Sulla natura di questa autorizzazione – che stando alle informazioni in nostro possesso non sembra prevedere un via libera da parte dell’amministrazione comunale – l’Azienda ospedaliera non fornisce dettagli aggiuntivi, così come non viene specificato quali siano i battaglioni della Folgore che si esercitano a Calambrone e in che tipo di operazioni siano impegnati.

Le armi delle quali si servono i militari nel corso di queste esercitazioni non sarebbero armi giocattolo: solo le munizioni sembrano sostituite con proiettili che al posto dell’ogiva hanno una piccola carica di vernice. All’interno dei circa 20mila metri quadrati dell’ex ospedale si vedono anche numerosi grossi petardi.

A garantire all’azienda pubblica che le strutture non vengano danneggiate nel corso delle esercitazioni solo un accordo informale: “Loro garantiscono e i nostri vigilanti controllano” spiega il capo dell’area tecnica dell’Azienda ospedaliera. Difficile dire se le incursioni dei parà abbiano contribuito a peggiorare le condizioni della struttura, già notevolmente danneggiata e accessibile in maniera relativamente facile dal viale che collega il lungomare alla spiaggia.

Quello che è certo è che ad oggi qualsiasi acquirente dovrebbe accollarsi ingenti lavori di ristrutturazione per pensare a qualsiasi utilizzo dell’edificio.

L’ex ospedale ortopedico di Calambrone è uno dei beni immobili dei quali l’Aoup cerca da tempo di sbarazzarsi. Anche se non rappresenta uno dei pezzi pregiati, negli anni scorsi il valore dello stabile è stato valutato intorno ai 7,5 milioni di euro. In passato è già stata promulgata una gara, andata deserta, anche una successiva trattativa privata si è rivelata infruttuosa. Oggi l’Agenzia delle entrate si prepara ad una nuova valutazione, che dovrebbe preparare la strada ad una nuova asta. In questi giorni per l’ex centro ortopedico si è tornata a materializzare l’ipotesi dell’arrivo di un gruppo profughi provenienti dal Nord Africa. Ipotesi tuttavia già smentita dell’amministrazione comunale.

Nell’aprile del 2013 l’ex clinica ortopedica è già stata teatro di un’operazione delle forze speciali, della quale venne data notizia sui giornali. In quel caso si trattava dell’esercitazione internazionale antiterrorismo “Atlas common challenge”, svolta da reparti speciali di Carabinieri e Polizia e descritta come “la più grande mai messa in campo in ambito Ue”.

Foto di Cinzia Colosimo

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Pubblicato il: 27 marzo 2015

Argomenti: Pisa, Urbanistica

Visto da: 1617 persone

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