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Paura dell’eclissi, alla scuola di Calci finestre chiuse e giardino vietato

eclissi

Il dirigente scolastico ha diffuso una circolare per le otto scuole di Vicopisano e Calci. Alcuni genitori della Valgraziosa si sono “ribellati” e hanno portato i figli a osservare l’eclissi nel parco


scuola_calci1Tende tirate e scuretti chiusi alla scuola di Calci dove l’eclissi è preclusa agli alunni.
Divieto di avvicinarsi alle finestre nelle due ore del fenomeno, divieto di andare in giardino, e gita alla Certosa annullata per una terza classe.
L’eclissi può essere pericolosa, dice il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Ilaria Alpi di Vicopisano, quindi niente spettacoli per gli studenti.
All’origine di questa decisione un episodio avvenuto durante l’eclissi di sole di 10 anni fa quando un allievo di Vicopisano restò ferito alla retina, riportando danni permanenti.

“È assurdo – commentano i genitori – Se qualcuno cadesse salendo le scale impediremmo di a tutti i bambini di usarle?”.

Il professor Pierangelo Crosio, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Ilaria Alpi, che riunisce otto plessi fra Vicopisano e Calci spiega: “Sono responsabile della sicurezza e della tutela di 1180 bambini, e di fronte ai rischi per la vista ho dato indicazione a tutti i plessi di non procedere all’osservazione dell’eclissi con occhiali improvvisati. Nessuno mi ha informato con una comunicazione scritta di aver acquistato occhiali a norma (acquisto che in alcune classi sarebbe avvunto, ndr). Dieci anni fa un bambino ha riportato danni permanenti. Mi sono attenuto alle informative di sicurezza che parlano dei rischi e dei comportamenti adeguati da tenere in questi casi”.

Mercoledì ai genitori è stata comunicata questa decisione, resa ufficiale nei giorni precedenti con due circolari.
“La prima – spiega Chiara, una delle mamme – con cui si vietava ai bambini di uscire in giardini. La seconda con cui il divieto è stato esteso anche all’avvicinarsi alle finestre. Dato che le maestre hanno messo in evidenza di non poter garantire al 100% di tenere i bambini lontani dalle finestre, si è optato per chiudere tende e scuri”.

Ma la decisione non è piaciuta a tutti i genitori, tanto che due delle tre classi quinte oggi non sono andate a scuola e si sono date appuntamento al parco della fonderia a Calci per osservare  l’eclissi, muniti delle adeguati protezioni per gli occhi, tutti insieme, accompagnati anche dalle spiegazioni del fenomeno.

E così anche alcuni dei genitori delle terze classi hanno deciso di non mandare i figli a scuola, o di farli rientrare al termine dell’eclissi solare, per consentire ai bambini di osservare questo fenomeno.

Alcuni genitori ipotizzano che questa scelta sia in parte dovuta al non volersi assumere responsabilità in caso di incidenti, e del resto dice Claudia “è colpa anche di noi genitori che talvolta corriamo dall’avvocato per una semplice sbucciatura”. “Avevamo proposto – spiega Paola – di firmare una liberatoria, in modo da dispensare da qualsiasi responsabilità la scuola, ma non abbiamo trovato un riscontro positivo”.

“È paradossale questa scelta – dicono Eleonora, Chiara e Sabrina – soprattutto se pensiamo che le quinte quest’anno hanno nel programma di studio proprio il sistema solare. Sembra che l’eclissi verrà fata vedere agli studenti in streaming”.

“Mi sembra una scelta  – osserva Claudia – che rischia di alimentare paure infondate. Meglio sarebbe stato, per esempio, fare nei giorni precedenti un laboratorio per costruire maschere adatte all’osservazione”.

O come suggerisce Mattia, uno dei padri che hanno accompagnati in figli al parco della fonderia, “schermare alcune finestre con sei fogli di carta precedentemente forati. Così i bimbi avrebbero visto il fenomeno proiettato sul pavimento”. Insomma escogitare idee che avrebbero contribuito “ad affezionare i i bambini alla scuola”.

E se le mamme raccontano di un bambino che ha mostrato timore di fronte all’arrivo dell’eclissi, quelli che stamani erano al parco erano soprattutto curiosi di osservare la luna coprire il sole.

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Pubblicato il: 20 marzo 2015

Argomenti: Lungomonte, Scuola-Università

Visto da: 3905 persone

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5 risposte a: Paura dell’eclissi, alla scuola di Calci finestre chiuse e giardino vietato

  1. avatar Ivano scrive:

    Come giustamente dicono i genitori intervistati si doveva avere un atteggiamtno positivo, propositivo. Oltre al sistema solare quest’anno nelle terze si insegna anche il metodo scientifico sperimentale, che come noto parte dall’osservazione dei fenomeni naturali. E quando se ne presenta uno cosi’ spettacolare e significativo che fa la scuola? Fa girare i bambini dall’altra parte. Complimenti

    Sono uno dei genitori dei bimbi che hanno scelto di non far andare a scuola la propria figlia e mi e’ toccato spiegarle, dopo anni che le dico di osservare le indicazioni dei suoi insegnanti anche quando possono apparire discutibili, e dopo anni che le dico che si deve andare a scuola tutti i giorni, perche’ stavolta no.

    Ancora complimenti per aver perso una grande occasione.

  2. avatar Nico scrive:

    La stessa cosa è accaduta alla Scuola Elementare a Casciavola di Cascina, per fortuna non in tutte le classi.
    Siamo alle solite … molto più semplice vietare che promuovere!

  3. avatar marta scrive:

    Neanche i miei figli stamattina sono andati a scuola perché ci sarebbero state le tende chiuse.
    Non vogliamo far crescere bamboccioni e lobotomizzati, persone che hanno paura della propria ombra, che non hanno fiducia in sé stessi e negli altri.
    Noi vogliamo educare persone libere di conoscere il mondo a diretto contatto con la realtà, la natura e la terra.
    Persone che amino l’avventura, che imparino attraverso l’esperienza, la scoperta e la meraviglia.
    Stamattina i miei figli sono andati con degli amici ad un osservatorio astronomico, sono tornati a casa carichi e desiderosi di raccontare quanto imparato.
    Vedere l’eclissi è stato molto emozionante e vivere le emozioni fa crescere bene, peccato che non l’abbiano potuta vivere a scuola, con i loro compagni e i loro insegnanti, questa bella emozione!

  4. avatar Tiziano scrive:

    Quanti, tra i “sempre pronti a criticare la scuola”, conoscono veramente le corrette procedure per ossrevare un’eclissi solare? C’è ancora chi scrive, naturalmente indignato, che sarebbe bastato un vetro affumicato o una vecchia radiografia. Basta cercare su Google “danni oculari da sole” per rendersi conto dei rischi reali, e di quanta ignoranza c’è in merito. Senza considerare che controllare decine di alunni, spesso molto giovani, anche se dotati (ipotesi poco realistica) della necessaria attrezzatura, è tutt’altro che semplice: basta che un ragazzo si metta a guardare senza utilizzare la necessaria protezione per pochi secondi, magari solo per fare una bravata, per causare un danno permanente. Naturalmente, poi, tutti attaccherebbero gli incoscienti che hanno pertmesso a dei minorenni di esporsi a prevedibil irischi. Quanto poi a chi scrive che questa decisione è dovuta al non volersi prendere responsabilità, ritengo che la prima vera responsabilità consista proprio nel tutelare la salute degli allunni.

  5. avatar Carlo Alberto scrive:

    La stessa cosa è accaduta anche presso la Scuola Elementare di Soave (VR) solo che da noi l’hanno fatta ancora meglio, la circolare della “blindatura” della scuola a arrivata il giorno stesso, mezzora prima dell’inizio dell’eclissi stessa. Immaginatavi voi dei bimbi tutti muniti di vetrini che aspettavano con ansia l’evvento, vedersi chiudere in classe con serrande abassate, tende tirate e le luci artificiali accese.
    Evviva la scuola italiana, evviva la non cultura.
    P.S. Mi dimenticavo della cigliegina; i bimbi non potevano nemmeno andare ai bagni se non accompagnati da una bidella che aveva il compito di controllare che non guardessero fuori dalle finestre. Il paradosso dentro il paradosso.

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