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40 anni di fotogiornalismo, Francesco Cito in mostra a Serravezza

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Fino al 12 aprile Serravezza Fotografia rende omaggio al foto-giornalismo con la mostra del fotografo napoletano “Colour and B&W”


Per la XII edizione Seravezza Fotografia, la rassegna torna a rendere omaggio al fotogiornalismo, dedicando la mostra principale a Francesco Cito: Colour and B&W ripercorre quarant’anni di fotografia  dal grande fotografo napoletano.

Nel percorso espositivo di Palazzo Mediceo, fino al 12 aprile, ad essere esposti sono la maggior parte dei reportage realizzati da Cito: dagli scatti del Palio di Siena a quelli dei luoghi meno conosciuti della Sardegna, passando per il conflitto Palestinese, per l’Afghanistan e il Libano degli anni’80, i reportage di Francesco Cito testimoniano  la sua sensibilità e la sua sintesi nel documentare un conflitto o la contrapposizione tra i popoli, rappresentando un utile documento per comprendere ciò che accade oggi in alcune parti del mondo.

 

 

Ferdinando Scianna, descrive Francesco Cito come uno dei migliori fotogiornalisti italiani, per l’istinto del fatto, la passione del racconto, la capacità di sintesi e rigore visivo.

Esposti nel borgo alle pendici delle Apuane ci sono 40 anni di lavoro, di scatti, di immagini pubblicate dal Sunday Times Magazine, dal’Observer, Stern, da Figaro, da Paris Match, da Life. Reportage che l’hanno reso celebre come quello sui matrimoni napoletani, o sul Palio di Siena, che gli ha procurato un gradito primo posto al World Press Photo del 1996.
E poi ancora il lungo lavoro sui contrabbandieri napoletani, le guerre dagli anni Ottanta in avanti: dall’Afghanistan al Libano, ai territori della Palestina, dal Kosovo alla Bosnia all’Arabia post invasione del Kuwait, da Beirut a Sarajevo

“Al netto della tecnica e della filosofia estetica – scrive Carlo Verdelli nella presentazione della mostra – il lavoro di Cito si muove su tre coordinate: fatica, vicinanza, rispetto. Per raccontare una storia, quale che sia, devi entrarci dentro. E per entrarci dentro, non basta bussare a caso. Bisogna avere la pazienza di girarci intorno, trovare la chiave giusta che quasi mai è la prima che ti capita a tiro, stancarsi le gambe e gli occhi e la testa a furia di muoversi, vedere, osservare, provare a capire”.

Seravezza Fotografia è organizzata dalla Fondazione Terre Medicee, dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Seravezza e il patrocinio della FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) con la direzione artistica di Ivo Balderi.

 

Francesco Cito, Hebron Bet Hadassa, 1994

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Pubblicato il: 1 marzo 2015

Argomenti: Eventi, Fotografia

Visto da: 1049 persone

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