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Sequestrato il Bazeel, i proprietari annunciano ricorso

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Sigilli della Questura oggi, al famoso locale di Piazza Garibaldi. A determinarli, secondo Confesercenti, un adempimento burocratico e un esposto presentato da Confcommercio. Tra questa e Confesercenti sulla vicenda è guerra aperta


bazeel_2A poco più di un mese dalla riapertura è stato posto sotto sequestro il locale Bazeel in piazza Garibaldi. All’origine del provvedimento attuato dalla Questura oggi, secondo Confesercenti ci sarebbe “un esposto presentato da Confcommercio e la mancanza dell’ultimo adempimento burocratico, ovvero, l’attestazione da parte della commissione di vigilanza dei pareri favorevoli di Vigili del Fuoco, Asl e Soprintendenza, le cui prescrizioni obbligatorie erano già state rispettate e accertate”.

A far partire gli atti giudiziari che hanno portato al sequestro spiega Dario De Nigris, titolare del locale, l’esposto di Confcommercio appunto, che “parlava di attività danzante all’interno di Bazeel. Un esposto presentato da un’associazione che dovrebbe tutelare le attività commerciali”, dice.

“Nel locali si servono aperitivi con musica”, aggiunge. “Nessuno spettacolo quindi e nessuna pubblicità specifica per ballare. Nessun biglietto per entrare e ancora nessuna consumazione obbligatoria o maggiorata. Stiamo parlando di un locale totalmente a norma grazie agli ultimi lavori e di una attività di cui la questura era al corrente. Per questo presenteremo immediato ricorso”.

A rischio ci sono anche i posti di lavoro: “Come prima cosa – dice De Nigris – dovrò licenziare i miei 15 dipendenti, considerando che abbiamo investito oltre 400.000 euro per questi lavori. Lavori ormai conclusi e per i quali mancava solo un passaggio burocratico, per altro irrilevante sulle prescrizioni obbligatorie”.

Sulla vicenda, che appare come una lotta fra associazioni di categoria, è intervenuto anche il responsabile pisano di Confesercenti  Giulio Garzella: “Riteniamo il sequestro una forzatura. Quando il Bazeel ricevette la prima diffida eravamo convinti, come lo siamo ancora adesso, che non ci fossero i presupposti visto che non si parlava di pubblico spettacolo ma al limite di ballo spontaneo. Ciò che amareggia è che l’esposto sia venuto da un’associazione di categoria – dice ancora il responsabile Confesercenti – non nuova ad azioni simili. Un metodo che non ci appartiene e che ci lascia perplessi. Non stiamo infatti  parlando di venditori abusivi o attività fuorilegge, ma di persone che per un foglio mancante rischiano di ritrovarsi nel baratro”.

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Pubblicato il: 26 febbraio 2015

Argomenti: Cronaca, Economia-Lavoro, Pisa

Visto da: 2420 persone

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