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Maria Chiara Carrozza sullo scandalo IFC: “Il Cnr faccia un’operazione di chiarezza”

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La ricercatrice e deputata del PD interviene sulla vicenda contabile che ha travolto l’Ifc-Cnr di Pisa: “Sembra difficile che una persona sola abbia potuto da sola generare un tale terremoto. Devono essere attuati più controlli”


A Pisa per seguire la visita dell’ambasciatore statunitense in Italia e a San Marino, John R. Phillips, alla Scuola Superiore Sant’Anna, il deputato del Pd ex ministro dell’istruzione, Maria Chiara Carrozza, ha affidato a Facebook un messaggio sugli sviluppi della vicenda che ha portato al deficit dell’IFC CNR, a Pisa.

L’ex Rettore del Sant’Anna parla di “danno enorme per la ricerca pisana e italiana” e si dice “vicina” ai tanti ricercatori, ai quali esprime solidarietà e promette “supporto e impegno” dal Parlamento”.

Oltre al lavoro della giustizia e della Guardia di Finanza, necessario anche un atto di trasparenza interno al CNR

Maria Chiara Carrozza chiede anche un atto di trasparenza interno al CNR, in aggiunta all’indagine portata avanti dalla Magistratura e dalla Guardia di Finanza. “La lettura dei giornali di Pisa – scrive Maria Chiara Carrozza sulla sua bacheca – e l’ascolto delle voci dei tanti ricercatori dell’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR mi desta non poche preoccupazioni. Desidero esprimere la mia solidarietà ai ricercatori dell’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR, soprattutto a quelli che non ricevono lo stipendio o quelli che non possono più fare ricerca perché non hanno più disponibilità di fondi di ricerca a causa di quanto accaduto”.

“Penso che – ha aggiunto – oltre al lavoro della giustizia e della Guardia di Finanza, sia necessario anche un atto di trasparenza interno al CNR, con la massima diligenza. Non penso che si possa lasciare solo il Direttore Iervasi con una tale responsabilità di fare chiarezza, e credo che debbano essere analizzati in dettaglio sia quanto accaduto in termini di trasferimenti e di ammanchi di fondo, sia la struttura e le modalità organizzative dell’amministrazione”.

Parole pesanti e chiarissime quelle di Carrozza: “Allo stato attuale delle leggi e dei controlli, mi sembra difficile che una persona sola abbia potuto da sola generare un tale terremoto. Le organizzazioni devono essere indipendenti dalle persone e devono essere attuati più controlli. Come facciamo a chiedere ai privati di sostenere la ricerca se poi trattiamo i finanziamenti con questa superficialità?”

“Qui c’è un danno di immagine enorme per la ricerca pisana e italiana”, afferma, e dice ancora: “Non oso immaginare cosa provino e quali difficoltà abbiano i ricercatori dell’Istituto. Il sogno di ricerca traslazionale, di sperimentazione clinica e di sviluppo di nuove metodologie di diagnostica e terapia clinica alla base della nascita di IFC CNR è bello e resta sempre attuale, mi piange il cuore che si stia tramutando in un incubo per tante persone brave e meritevoli”.

Conclude il suo intervento dicendosi “disponibile all’ascolto e al supporto dal Parlamento e dalla mia funzione di ricercatore, per fare chiarezza e per sostenere i ricercatori nelle loro battaglie”.

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Pubblicato il: 26 febbraio 2015

Argomenti: Cronaca, Economia-Lavoro, Pisa

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