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Lenticchie La nobile arte del commentatore digitale

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Ora che ci sono Feisbucche e Tuìtte  l’arte dell’insulto è diventata interattiva. E da che ci si accontentava di qualche Stronzofascista buttato là, a che siamo diventati un popolo di commentatori seriali


Si sa, noi esseri umani abbiamo il vizietto di immedesimarci nei lavori altrui. Quindi durante i mondiali siamo tutti allenatori, durante Sanremo tutti arrangiatori, durante un film tutti detective e via dicendo. Il che, almeno in principio, non era un problema: uno si limitava a inveire contro il televisore e chiasso finito. Magari un paio di querele dai vicini o qualche mestolata in capo dalla moglie ma niente di più.

Ora che ci sono Feisbucche e Tuìtte, però, l’arte dell’insulto è diventata interattiva e da che ci si accontentava di qualche Stronzofascista buttato là, a che siamo diventati un popolo di commentatori seriali. Mi spiego: il genio (?) criminale (??) di Mark Blblblblblberg ha fatto in modo che non solo esistessero i commenti, ma anche i commenti ai commenti. Quindi uno che c’ha avuto una giornata storta e non sa con chi prendersela, basta che apre Feisbucche e ha solo l’imbarazzo della scelta. Commento? Rispondo a un commento? Pigio mipiace al commento del commento e poi commento l’articolo in questione? E così via.
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Come al solito quando si raffina una tecnica, allora, cominciano a specializzarsi varie tipologie di artisti.

Prendiamo ad esempio un titolo qualsiasi, che reciti più o meno così:

«Cucciolo di panda ripreso mentre fa la cacca. Sul web è subito Animalichefannolacacca mania».

Subito dopo, l’anteprima dell’articolo e successivamente il link della pagina su cui leggerlo. Il più delle volte il rimando è al sito online di una testata tipo Repubblica o Il Messaggero o paginaQ, che a loro volta hanno una pagina facebook e quindi fanno rimbalzare la notizia tra internet e social network. Alcuni la chiamano informazione, bada là, senti ganzo oh!

Ma torniamo a noi. Preso atto del cucciolo che fa la cacca, si scatena il popolo dei commentatori:

– Commentatore catastrofico: “Ma vi sembra il momento di pensare ai panda che fanno la cacca? E la Palestina? E l’Isis? E le foibe? Ci stanno piovendo razzi sulla testa e noi pensiamo ai panda! E certo, continuiamo così, tanto sai che ci vuole a finire come la Grecia? O gli indiani d’America? O il Mali? E che dire del sovrappopolamento? E la Cina? E la Siberia? E Kobane? E il Tagikistan?”

– Commentatore ironicosnob (in realtà la variante pacata del catastrofico): “Bene, mi fa piacere che su Repubblica/ Il Messaggero/ paginaQ ci diate conto di notizie così interessanti e irrinunciabili. Domani cosa pubblicherete? Un editoriale di Saviano sulle tecniche per non far scuocere la panzanella? Un report dell’Università di Chicago su come fare gli origami col culo?”

– Commentatore nudo&crudo (in realtà la variante sintetica dell’ironicosnob): “Non ce ne frega un cazzo”.

– Commentatore letterale: “Scusate se mi intrometto, ma non esiste la specie Animalichefannolacacca. Non lo vedete che è un panda?!””.

– Commentatore complottista: “Ma quali panda, ma quale cacca, ma non lo vedete che ci pigliano per il culo? Vogliono annichilire la nostra coscienza appesantendola con futili notizie che stimolano la produzione di ormoni della tenerezza i quali si appuntano su cronaca spiccia e immagini emotivamente toccanti e inibiscono totalmente la capacità raziocinante del cervello. CI STANNO LOBOTOMIZZANDO!!!!11!1!!!!1!!!!!”

– Commentatore casuale: “Ciao, metteresti mipiace alla mia pagina Origami Col Culo?”

– Commentatore attaccabrighe: [tagga a caso un commentatore precedente] “No dico, ma ti rendi conto di quello che hai appena scritto? Ma sei serio? Ma sparati! Tua madre da piccolo ti ha maltrattato? Che problemi hai, eh?”

– Commentatore iconografico: [immagine qualsiasi fumettata di faccino intenerito che esclama “NON. DEVO. PIANGERE”].

– Commentatore iconoclasta: “LOL”.

E voi, che commentatore siete?

E che volete da me, eh? Che problemi avete? Vostra madre da piccoli vi maltrattava? Ma sparatevi!

Alessia R. Terrusi

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Pubblicato il: 22 febbraio 2015

Argomenti: Lenticchie, Quaderni

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