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Mare Nostrum, come cambia l’immigrazione in Italia

migranti

A promuovere il dibattito di venerdì Chiesa Evangelica Valdese di Pisa e Africa Insieme, con il patrocinio del Comune di Pisa.  L’occasione è l’anniversario del riconoscimento dei diritti civili e politici ai valdesi


Un dibattito per parlare di come cambia l’immigrazione in Italia è organizzato e promosso dalla Chiesa Evangelica Valdese di Pisa e Africa Insieme venerdì 20 febbraio alle 21. L’occasio­ne è l’anniversario del 17 Febbraio, giorno in cui, nel 1848, il re Carlo Alberto di Sarde­gna riconobbe i diritti civili e politici ai valdesi: da allora, le chiese valdesi e metodiste ricordano questa giornata parlando dei diritti di tutti, della libertà di coscienza e di espressione, del plurali­smo religioso e della convivenza tra diverse culture.

Sbarchi, naufragi, imbarcazioni precarie col loro carico di profughi e richiedenti asilo: l’Italia sembra sempre più “assediata” da fenomeni migratori che appaiono “incontrollabili”, e che susci­tano l’inquietudine dei commentatori e dell’opinione pubblica.
In realtà, i dati non autorizzano alcuna “sindrome da invasione”. “Le statistiche più recenti -spiegano gli organizzatori del dibattito – forni­te dall’Ocse e dall’Istat ci dicono, può sembrare un paradosso ma è così, che l’immigrazione in Italia è in declino: gli arrivi diminuiscono, molti cittadini stranieri tornano ai loro paesi (o cercano fortuna in aree più ricche dell’Europa continentale), gli stessi italiani tornano ad essere emigranti come lo sono stati per secoli”.

Nessuna “invasione”, dunque. Assistiamo piuttosto alla crescita di un flusso specifico, quello dei richiedenti asilo e dei profughi: gli uomini e le donne che sbarcano sulle coste italiane non sono i classici “immigrati”, ma persone che fuggono da guerre, conflitti, persecuzioni etniche e religiose.

L’Italia avrebbe il dovere – secondo precise convenzioni internazionali – di garantire loro protezio­ne e accoglienza.

“Purtroppo – osservano la Chiesa Valedese di Pisa e Africa Insieme – la politica nazionale sembra preoccupata di proteggere le frontiere più che le persone: la chiusura del programma Mare Nostrum ne è la dimostrazione più evidente. Il Mediterraneo, da spazio di incontro e di scambio tra diversi popoli e culture, sta diventando un muro invalicabile e un cimitero di naufraghi: il Mare Nostrum si trasforma in Mare Monstrum“.

L’incontro, aperto a tutti, vedrà la partecipazione di Marta Bernardini, esponente del progetto Mediterranean Hope promosso dalle Chiese Evangeliche; di Ali Daoud, giovane rifugiato resi­dente a Pisa, attivista del Centro di Accoglienza Autogestito di Via Pietrasantina; e di Stefano Galieni, giornalista e caporedattore di Corriere delle Migrazioni.

L’appuntamento è venerdì 20 febbraio alle ore 21 nella sala della Chiesa Valdese in Via Derna 13.

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Pubblicato il: 19 febbraio 2015

Argomenti: Eventi, Pisa

Visto da: 953 persone

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