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Q come Regina En passant

en passant

Si potrebbe pensare che l’en passant sia solo un modo per rendere ancora più complicate le regole di un gioco già elaborate di per sé (e forse è vero), tuttavia la funzione di questa mossa è strategicamente molto importante


La scorsa settimana abbiamo parlato della più celebre tra le mosse degli scacchi, oggi veniamo a quella meno conosciuta, l’en passant anche detta presa al passo o presa al varco, da non confondersi con il pedone passato. Se Zugzwang e Zeitnot erano termini tedeschi, l’espressione en passant è francese e significa “al passaggio”, il che è esattamente il momento in cui avviene la cattura durante questa mossa.

schema en passantSi tratta di una mossa speciale di pedone, come forse saprete la prima mossa di ogni pedone può essere sia di uno che di due passi, quando avviene la seconda, ovvero quando un pedone si muove di due passi e finisce accanto ad un pedone avversario, nella mossa successiva (e solo in quella) quest’ultimo può catturarlo come se si fosse mosso di un passo solo, come si vede nello schema qui a lato. Se il pedone avversario non esegue immediatamente l’en passant non potrà più farlo.

L’en passant è dunque l’unica mossa degli scacchi che permette la cattura di un pezzo (in verità un pedone) non sulla casa che occupa, come detto infatti la cattura avviene “in movimento” e non quando il pedone ha terminato la sua mossa.

Si potrebbe pensare che l’en passant sia solo un modo per rendere ancora più complicate le regole di un gioco già elaborate di per sé (e forse è vero), tuttavia la funzione di questa mossa è strategicamente molto importante nel gioco, il suo obiettivo è far si che esista sempre un momento durante la partita nel quale un pedone debba sempre rischiare la cattura da parte di un pedone avversario nella sua corsa verso la promozione, riducendo così le possibilità che si formino due catene pedonali incastrate l’una sull’altra e che quindi il gioco resti chiuso a prescindere dalla volontà di un dei due giocatore di aprirlo.

Per dirla in maniera meno tecnica serve a spingere i due giocatori alla combattività, ad evitare che un pedone possa sfuggire vigliaccamente al suo avversario schivandolo su un lato, del resto il nesso tra i pedoni e il coraggio era già noto anche al grande poeta Goethe:

Le idee ispirate dal coraggio sono come le pedine negli scacchi. Possono essere mangiate ma anche dare avvio ad un gioco vincente.

(Goethe)

Il bianco muove e matta in 4 mosse


la soluzione del numero precedente

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Pubblicato il: 17 febbraio 2015

Argomenti: Q come regina, Quaderni

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