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InQuadriamo il diritto Giveaway: che cosa sono, che cosa dice la legge

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I giveaway sono concorsi a premi organizzati per promuovere i blog. Come funzionano? E quali leggi li regolano in assenza di una normativa specifica?


Cari Lettori,
su suggerimento di una bravissima amica blogger che, qualche tempo fa, mi ha aperto gli occhi sul sul mondo dei blog e della loro (piuttosto complicata) normativa, oggi con InQuadriamo il diritto parleremo dei giveaway.

Sapete che cosa sono? La prima volta che ho sentito questo termine ho pensato alla quasi omonima canzone dei Red Hot Chili Peppers, ma i giveaway sono tutt’altra cosa.

I giveaway sono solitamente dei concorsi a premi spesso organizzati dai blogger con lo scopo di promuovere il loro blog personale. I modi per partecipare a questi concorsi sono i più disparati: a volte basta cliccare “mi piace” su una pagina del blog, altre volte può essere chiesto di pubblicare un commento su un determinato post. Ed anche i premi sono i più vari: si spazia da piccoli oggetti prodotti dagli stessi blogger ad altri premi di varia natura e valore.

Dato che non esiste, ad oggi, in Italia, una disciplina ad hoc per questo tipo di concorsi, l’intera materia è attualmente regolata dal Decreto del Presidente della Repubblica del 26 ottobre 2001, n. 430 che disciplina, appunto, i concorsi e le manifestazioni a premio.

Il DPR n. 430/2001 stabilisce, così, che i concorsi a premio non possono avere una durata superiore ad un anno, che i premi messi in palio devono essere consegnati ai vincitori entro il termine massimo di sei mesi dalla conclusione del concorso e che la partecipazione al concorso deve essere sostanzialmente gratuita, fatte salve le eventuali spese di spedizione necessarie ai fini della partecipazione stessa. E fin qui nessun problema particolare sembra palesarsi all’orizzonte di chi vuole organizzare un giveaway.

Le cose però si complicano se si legge il resto della normativa. Il DPR stabilisce, ad esempio, che le attività relative allo svolgimento del concorso devono essere effettuate nel territorio dello Stato italiano: cosa succede, allora, per chi gestisce un blog che si “appoggia” ad un server collocato in un paese straniero? Si può dire che il concorso a premi è effettuato in Italia, o si deve tener conto del luogo dove è collocato il server sul quale si trova il blog?

Ancora: il DPR prevede che, nei concorsi, l’attribuzione dei premi ai vincitori possa dipendere solo dalla sorte (in altre parole: dalla semplice fortuna cieca), dall’alea (in altre parole: dal rischio) o dall’abilità e dalla capacità dei concorrenti, e che ogni fase dell’assegnazione dei premi debba essere effettuata alla presenza di un notaio o di un “responsabile della tutela del consumatore e della fede pubblica”. Il che pone non pochi interrogativi sui concorsi che non rispettano questi sistemi nell’assegnazione dei premi.

Il DPR stabilisce, poi, che i concorsi a premio possono essere organizzati solo da imprese o da organizzazioni rappresentative dell’associazionismo economico tra imprese. Cosa succede, allora, se il concorso è organizzato da un “privato” qualunque? Cosa succede se Tizio, che cura un blog di cucina, di giardinaggio o di astronomia, decide di organizzare un giveaway? Può farlo?

Il DPR stabilisce, infine, che chi organizza un concorso a premi debba prestare un’apposita cauzione a favore del Ministero delle attività produttive, al quale dovrà anche dare una preventiva comunicazione dell’intenzione di organizzare un concorso a premi completa di tutte le informazioni utili e di tutta la documentazione richiesta dal Ministero.

Come potete capire, quella che abbiamo appena visto per sommi capi è una disciplina alquanto complicata, soprattutto per chi, da profano della legge, voglia in tutta semplicità e senza troppi oneri organizzare uno di questi famosi giveaway. Si tratta, però, di una disciplina che va conosciuta attentamente, perché le sanzioni per il mancato rispetto delle norme appena viste sono davvero molto elevate.

Il consiglio per un giovane blogger che volesse organizzare un giveaway è, allora, quello di leggere con attenzione questa normativa, possibilmente con l’aiuto di un esperto, per capire se ciò che sta per organizzare rientra in questa disciplina o rientra, piuttosto, tra i concorsi che, per le loro particolari caratteristiche, sono esclusi dall’ambito di applicazione del DPR n. 430/2001 (ed hanno, quindi, una disciplina più semplice). E se il concorso, per le sue caratteristiche, dovesse rientrare tra quelli sottoposti alle regole del DPR n. 430/2001, allora sarà veramente necessario seguire con scrupolo tutta la normativa, per evitare di incorrere in spiacevoli conseguenze sotto il profilo legale.

Vi aspetto alla prossima, non mancate!
Francesca Bonaccorsi

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Scritto da:

Pubblicato il: 11 febbraio 2015

Argomenti: Diritto, InQuadriamo il diritto, Quaderni

Visto da: 2405 persone

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Una risposta a: Giveaway: che cosa sono, che cosa dice la legge

  1. avatar Marco scrive:

    Ciao, sono un po’ in crisi. Ho un idea per me innovativa ma non so se legale a questo punto: mettere dei link nelle vetrine di locali commerciali che portano ad una pagina dove c’è un estrazione instant win casuale basata su probabilità. Per ora ad esempio una gelateria, in caso di vincita regala un cono gelato, ma vorrei implementare io il premio, ad esempio una pendrive a tema gelato. Tutto questo a fine sperimentale per ora, per studiare le statistiche. Facebook è integrato nella pagina per condividere e fare Il like sulla pagina dell’attività commerciale. Devo rinunciare?

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