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Lenticchie Questioni di sopracciglia

Frida_Kahlo

A un certo punto scopriamo quelle due striscette pelose che circondano la parte superiore degli occhi. E lì comincia la lotta e la spinzettatura


Avvertenza: nel presente scritto si parla esclusivamente di sopracciglia, pertanto esso è valido unicamente per le donne. Gli uomini che si fanno le sopracciglia hanno sempre torto. Punto. Su qualsiasi cosa e a prescindere dalle argomentazioni.

Le sopracciglia hanno il potere di distorcere la visione di se stesse

Detto questo, facciamo una breve premessa: ogni donna, a un certo punto della sua vita, si guarda allo specchio e si accorge per la prima volta di quelle due striscette pelose che circondano la parte superiore degli occhi. Ah, ma allora non servono per dare un limite di spazio alla montatura degli occhiali? No, dice di no. Stanno lì, innocue, senza dar noia a nessuno. A nessuno a parte la proprietaria, s’intende.
Ora, se c’è una cosa che le sopracciglia hanno il potere di fare, è quello di distorcere la visione di se stesse: nessuno, a meno di non avere due pennellate di rullo verniciatore fucsia, si accorge di quanto siano pelose, incolte, inguardabili, senza una linea, troppo folte, no cioè stiamo scherzando sembro un uomo. Nessuno, di nuovo, a parte la proprietaria, che un giorno si sveglia e SBAM, si vede ‘sti due striscioni da stadio in mezzo alla faccia.

Inaccettabile. Scandaloso. Villosamente antiestetico.

E così comincia la lotta a queste due striscette, assottigliate o aggiustate a poco a poco sferrando colpi di pinzetta senza pietà. Ma non tutte danno loro la stessa forma. Al di là delle mode del tempo, ogni donna, almeno all’inizio, tende a spinzettare le sopracciglia seguendo più o meno la loro linea naturale. Poi con la maturità una diventa paranoica e comincia a depilarsele col trattore per poi ricolorarsele coll’uniposca, ma se è per questo c’è pure gente che si fa la plastica facciale per assomigliare a un gatto soriano, pertanto questa categoria borderline non ci interessa.

Ma vediamo le principali tipologie di sopracciglia che interessano l’universo estetico-fobico femminile:

  1. Sopracciglia cactus – sono sopracciglia che non presentano particolari anomalie o particolarità, eccettuati alcuni peli che spuntano parallelamente al terreno, lunghi, nerissimi e resistenti. Roba che se è estate e ti sei scordata il cappello, dai una tiratina e c’hai subito una visiera bell’e pronta. Il problema si risolve limitandosi a estirpare questi pali della luce, sperando che non ricompaiano (speranza vana).
  2. Sopracciglia moquette – uniformi e soffici, non hanno una forma ben definita, pertanto la proprietaria fa esattamente ciò che non si dovrebbe quando si ha a che fare con il proprio viso: sperimentare a casaccio. E così spinza di qua e strappa di là, il sopracciglio destro si inarca incontrollabilmente verso l’alto raggiungendo la tipica forma a guglia-di-Notre-Dame, mentre il sinistro rimane piatto e largo come un savoiardo, conferendo all’incauta una perenne espressione di scetticismo o narcolessia a seconda dei profili. La poverina, rinchiusasi in casa per settimane, ci riproverà mesi più tardi, sperando di non fare lo stesso errore (speranza vana).
  3. Sopracciglia rococò – anarchiche e incredibilmente vivaci, sono dotate di arzigogoli e pennacchi che si arrotolano e intrecciano con decorazioni doriche e infinite declinazioni del ghirigoro, un labirinto di fregi senza inizio né fine, causa di attacchi di panico e sbroccate ingestibili da parte della proprietaria che generalmente impazzisce e stermina i vicini di casa. Eh. Poi vai a dire che non ce lo aspettavamo, le si leggeva in faccia che non stava bene.
  4. Sopracciglia denutrite – nascono già fatte. Sottilissime, circondano l’occhio a semicerchio senza mai mutare aspetto o forma. L’unico problema è che nella maggior parte dei casi non raggiungono i due millimetri di spessore, e questo porta la padrona a ansie e paure di segno opposto a quelle viste finora: sto morendo? È un segno di deperimento fisico? Provo a googlare la cosa e vediamo quali cause appaiono? Caduta nella trappola dell’autodiagnosi su google, nel giro di poco tempo le tracce della poveretta si perdono e permane solo la speranza che un giorno ritorni in sé (speranza vana).
  5.  Monociglio – ebbene sì. Anche le donne soffrono di questa particolare patologia tricotica, anche nota come Sindrome del Rondone Spiaccicatonfronte (data la particolare forma che assume se visto da lontano). Le soluzioni, in questo caso, sono davvero poche: bombardamento coatto della zona immediatamente superiore al setto nasale o, in alternativa, veloce appropriazione di pennelli e tele in modo da spacciarsi quanto prima per artiste disperate e maledette alla Frida Kahlo. Non solo tirate su du’ soldi, ma magari qualcuno vi trova pure affascinanti (speranza vana).Detto questo, ogni donna ha il sacrosanto diritto di fare quello che vuole della propria peluria. Perciò che siano a cactus, rococò, verdi, nere, zebrate, andanti in falsetto, dello spessore delle strisce pedonali sulla strada, semplicemente, FOTTETEVENE e fate quello che vi fa sentire più a vostro agio, non quello che fa sentire a proprio agio gli altri.
    Oh. Era tanto che lo volevo scrive’.

    Ora vado a decespugliarmi i polpacci, però lasciandoli a macchie come i leopardi ché mi sento alternativa (non è vero, è che c’ho il silk-epille che va a scatti).

    Alessia R. Terrusi

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Pubblicato il: 8 febbraio 2015

Argomenti: Cultura, Lenticchie, Quaderni

Visto da: 1605 persone

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