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VideoteQue Le Mani sulla Città

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Vincitore del Leone d’Oro a Venezia nel 1963 il capolavoro di Rosi: un film di inchiesta e denuncia montato con un ritmo da thriller e accompagnato dalla colonna sonora di Piero Piccioni


Eccoci con un film di Francesco Rosi con la lettera maiuscola. Le Mani sulla Città può essere considerato il suo capolavoro, o comunque il film per cui maggiormente è famoso. È del 1963, quindi ha più di cinquant’anni, ma la sua attualità è sconcertate e anche deprimente.

Il film racconta della speculazione edilizia che viene fatta sulla città di Napoli (anche se praticamente la città non viene mai nominata) e come gli uomini politici che governano la città fanno di tutto per continuare a guadagnarci a discapito sia della città che dei cittadini che li eleggono, e della morale.

E cos’è cambiato? Forse ci sono più donne in politica? Nel film se ne intravede solo una tra i banchi del comune. Forse ci sono meno pancette tra i vari assessori e consiglieri? E forse non usa più tanto portare il borsalino? Ma per il resto l’Italia sembra ancora ferma dove l’aveva fotografata Francesco Rosi cinquant’anni fa. La scena dei consiglieri comunali che alzano le mani dicendo “mani pulite” è abbastanza impressionante e ci ricorda ancora una volta come niente sembra cambiare.

Ma Le Mani sulla Città non è solo film di inchiesta e di denuncia; non è mai noioso e nonostante parli di edilizia, politica e morale è montato con un ritmo da thriller. La colonna sonora di Piero Piccioni sembra quella di un poliziesco. Il bianco e nero è fortemente contrastato, e notevole è la panoramica iniziale sugli infiniti palazzi della città. Ma la città che è indiscutibilmente la protagonista è incorniciata anche dalle varie vetrate delle case in cui entriamo, ed è rappresentata nella foto giganti alle pareti dello studio di Nottola (Rod Steiger, il cattivo, diciamo, del film). La città è sempre presente anche con i suoi rumori.

Il film vinse il Leone d’Oro a Venezia nel 1963.

In questi giorni Le mani sulla Città è in porgrammazione al cineclub Arsenale: vederlo al cinema come sempre è di molto meglio.

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Pubblicato il: 8 febbraio 2015

Argomenti: Quaderni, Videoteque

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