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Recuperi e nuove acquisizioni, il Museo di Storia naturale si rinnova

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Dopo il boom di visitatori del 2014 il museo di Calci si prepara ad inaugurare nuovi spazi e a rinnovare quelli storici. Arriveranno nuove collezioni di minerali e un rinoceronte dallo zoo di Pistoia 


“Cominciamo da subito a reinvestire quello che abbiamo guadagnato grazie al record di ingressi registrati nel 2014”. Il professor Roberto Barbuti, direttore del Museo di storia naturale dell’Università di Pisa – uno dei musei più antichi del mondo, nato come galleria delle meraviglie alla fine del ‘500 per volontà di Ferdinando I dei Medici e ospitato dal 1986 nella Certosa di Calci – presenta i progetti di recupero e nuove acquisizioni per il 2015 a margine della visita della Commissione cultura del Consiglio comunale di Pisa.

Con i proventi dei 50mila biglietti staccati nell’anno che si è appena concluso il museo recupererà alcune strutture e rinnoverà gli allestimenti di diverse sale.

I lavori più importanti riguardano la sala carnivori e ungulati, dove saranno rifatti pavimenti e travi grazie a un contributo di 100mila euro dell’ateneo pisano. Una delle sale adibite a galleria dei minerali, parzialmente crollata, sarà recuperata; lo spazio riservato ai primati sarà rinnovato; la collezione di pesci d’acqua dolce provenienti da ogni parte del mondo verrà ampliata con l’allestimento di nuove vasche nei locali sotterranei, una volta adibiti alla conservazione dell’olio d’oliva, per una spesa complessiva di 120mila euro, 40mila in arrivo dalla Fondazione Pisa.

Il professor Barbuti è in attesa di una risposta dal Miur per i fondi necessari a riallestire la sala splendida dei cetacei e in trattativa per l’acquisto di una nuova collezione di minerali.

Il laboratorio dove vengono restaurati gli esemplari tassidermizzati nel XIX secolo

Poi ci sono gli animali tassidermizzati da acquistare e quelli antichi da restaurare. Per farsi un’idea delle spese necessarie, il rinoceronte in arrivo dallo zoo di Pistoia è costato 25mila euro.

Negli ultimi anni il museo ha acquisito un lupo ucciso da un’auto nel pisano ed un orso trovato nel Parco naturale dell’Orecchiella. I restauri sono affidati alla Naturaliter di Capannoli e due specialisti della ditta lavorano all’interno della Certosa. In questo momento i tecnici stanno “curando” alcuni esemplari delle più svariate specie in vista dell’allestimento di un’Arca di Noè in un’ala del museo.

 

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Pubblicato il: 5 febbraio 2015

Argomenti: Cultura, Lungomonte

Visto da: 1556 persone

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