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I bancarellai di Piazza Manin: “Dove andremo dopo il 16 febbraio?”

bancarellai

Il consigliere regionale Giovanni Donzelli preannuncia un’interrogazione parlamentare. Bloccata la trattativa per i Trovatelli: “La soprintendenza chiede lo studio di fattibilità”


“Piazza del Duomo un anno dopo”, con questo slogan Noi Adesso Pis@ e Fratelli d’Italia hanno voluto riaccendere i riflettori sulla situazione delle bancarelle in piazza Manin, a oltre 6 mesi dalla loro uscita da piazza dei Miracoli e a poco più di due settimane dallo scadere dell’ultima proroga per la permanenza in piazza Manin.

petrucci_donzelliUna situazione che i commercianti e i due soggetti politici definiscono insostenibile e per la quale chiedono urgenti provvedimenti all’amministrazione, a partire anche da un ordine del giorno complessivo sul turismo che proprio oggi viene portato in consiglio comunale. Giovanni Donzelli, consigliere regionale di FdI, già annuncia un’interrogazione in Regione e una alla Camera, perché ritiene che le istituzioni stiano “violando le regole del commercio”, e quello che accade all’ombra della Torre “deve uscire dai confini pisani”.

Diego Petrucci, capogruppo di Noi Adesso Pis@ parla quindi di una piazza “assediata dal commercio abusivo, dagli scippi e dai taccheggi, senza percorsi turistici definiti e con uno scenario che dal parcheggio scambiatore alla piazza si presenta degno delle peggiori periferie”. Anche all’interno della piazza la situazione per Petrucci non è da meno: “Il palazzo dei Trovatelli, immobile di pregio che si affaccia proprio davanti alla Torre, ha le finestre murate: un brutto spettacolo”.

“Quello che emerge con chiarezza anche dall’ultima sentenza del consiglio di stato – aggiunge Petrucci – è che i commercianti avevano diritto a stare dentro la piazza. Se lo spostamento infatti era giustificato da un pericolo per la sicurezza pubblica dettato dalle condizioni della facciata delle Sinopie, una volta eliminato questo pericolo la sentenza dice chiaramente che il diritto a tornare nel luogo originario resta”.

Sulla permanenza in piazza Manin, aggiunge, “si è messa in atto una strategia dello sfinimento con proroghe su proroghe, l’ultima delle quali scadrà il 16 febbraio, e senza che nel frattempo venisse svolta una seria concertazione. Gli ultimi tavoli tecnici convocati dal comune sono stati infatti rimandati causa ‘influenza’. Qual è l’obbiettivo reale dell’amministrazione?”, domanda.

Mentre resta valida per i commercianti l’ipotesi di acquisizione del palazzo dei Trovatelli, messo in vendita dall’Azienda ospedaliera, la trattativa ad oggi è bloccata. Stefano Pierini, vicepresidente del consorzio dei bancarellai che si è costituito appositamente per questa soluzione, parla infatti di stallo dovuto “alla mancanza di uno studio di fattibilità sul progetto, studio che ci è stato richiesto dalla Soprintendenza e la cui assenza blocca ogni passo ulteriore”. Essendo un immobile storico infatti, l’idea di spostare le attività commerciali richiede rilievi stratografici e studi che costano e che i commercianti affermano di non potersi permettere: “Con il calo di lavoro dovuto dal trasferimento sono costi che non possiamo sostenere”, dicono all’unisono.

“Su questo punto – conclude Pierini – il Comune aveva garantito ampia disponibilità ad accompagnarci in questo percorso, ma poi ci ha abbandonati. Chiediamo ora con forza quali sono le intenzioni dell’amministrazione perché non vogliamo trovarci a fine proroga senza una prospettiva per il futuro”.

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Pubblicato il: 29 gennaio 2015

Argomenti: Economia-Lavoro, Pisa, Politica

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