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Canale Scolmatore. Insieme alla foce armata una nuova duna per Calambrone

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Con questa opera verrà potenziata la capacità del canale di raccogliere l’acqua durante le piene. Con la sabbia di risulta dal dragaggio della foce verrà realizzato un ambiente dunale per Calambrone


La gara per l’affidamento dei lavori per la realizzazione della foce armata del Canale Scolmatore è in corso; fra un paio di mesi circa si conoscerà il vincitore e l’opera potrà partire.

Intanto questa mattina in prima commissione consiliare è stato illustrato nuovamente il progetto, che tocca da vicino la messa in sicurezza idraulica del territorio, contestualmente alla presentazione del nuovo piano regolatore del Porto di Livorno, uno strumento atteso da decenni che dovrebbe aprire le porte ad una nuova e totalmente diversa configurazione del litorale pisano-livornese.

A entrare nel dettaglio del progetto della foce armata, su cui alcuni consiglieri di opposizione nutrono dubbi circa le conseguenze che potrebbe avere sul fenomeno di erosione della costa, l’ingegner Andrea Carli della Provincia di Pisa.

I lavori della foce armata sono il primo stralcio del primo lotto – l’adeguamento idraulico di tutto lo Scolmatore infatti è un progetto assai ampio e complesso – e riguardano esclusivamente il tratto finale del canale. L’obbiettivo è di riportare la capacità del canale agli oltre 1000 mc/secondo, dato che gli attuali 700 mc non sono una portata sufficiente in caso di piena.

I lavori comprendono quindi la realizzazione di due moli che si svilupperanno verso il mare per 550/600 metri, insieme al dragaggio del fondale. Il materiale di risulta del dragaggio della parte a mare verrà riutilizzato per il ripascimento della spiaggia a nord della foce, un’operazione che sarà possibile una volta verificata la composizione della stessa sabbia, ovvero che non sia inquinata, e che permetterà anche la realizzazione di un ambiente dunale con lame a Calambrone.

Un passaggio, quest’ultimo, concordato con l’Ente Parco di San Rossore e positivo per l’ambiente perché le dune, oltre ad essere una caratteristica del litorale pisano, sono una naturale forma di protezione dall’erosione e ospitano flora e fauna altrimenti a rischio.

La parte più delicata dell’operazione sarà quella che tocca il punto in cui i moli interferiscono con i condotti della OLT, la società che gestisce il rigassificatore di Livorno. In questi punti, ha detto Carli in commissione “verranno adottati opportuni accorgimenti nelle fasi realizzative”.

480 i giorni di lavoro previsti, per una spesa totale di circa 15 milioni di euro finanziati in gran parte dalla Regione Toscana e per 3 milioni di euro dall’Autorità Portuale di Livorno.

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Pubblicato il: 28 gennaio 2015

Argomenti: Ambiente, Lungomare, Pisa

Visto da: 1812 persone

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Una risposta a: Canale Scolmatore. Insieme alla foce armata una nuova duna per Calambrone

  1. avatar renzo moschini scrive:

    Mi auguro che questi nuovi impegni nel rapporto con Livorno consentano finalmente mettere a fuoco con singole e specifiche situazioni anche i temi che riguardano il litorale ma anche il mare.
    Mare che non certo per caso si trova nel santuario dei cetacei che pone delicati problemi come ha ricordato in più occasioni il sottosegretario di stato all’ambiente on Velo la pesca, il turismo, l’erosione, l’inquinamento. Insomma un mare dove i danni non li ha fatto solo Schettino. Il parco che oggi gestisce anche la riserva marina della Meloria può e vuole fare molto se potrà contare su una sempre più stretta intesa con gli enti locali interessati e non solo. Renzo Moschini

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