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Teatro Era, al via la nuova stagione

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Ad aprire il cartellone del 2015 giovedì 28 gennaio “La Prossima Stagione” di e con Michele Santeramo. Sabato in scena “Al forestér, vita accidentale di un anarchico”


Si inaugura la nuova stagione del 2015 la Fondazione Pontedera Teatro al Teatro Era. Ad aprire il cartellone, giovedì 29 gennaio, la nuova produzione della Fondazione, La Prossima Stagione di e con Michele Santeramo, drammaturgo d’eccezione, vincitore premio della critica 2013 e premio Hystrio 2014 e fra i finalisti del premio UBU per il Guaritore come migliore novità italiana e ricerca drammaturgica (in scena anche  venerdì 30, sabato 31 gennaio e domenica 1 febbraio).

Un monologo quello di Michele Santeramo, che sul palco è accompagnato dalle immagini e scene di Cristina Gardumi. Le immagini mostrano la fisicità dei protagonisti, in uno spettacolo “da leggere” in cui non ci sono attori ma solo personaggi che dialogano attraverso la voce di un unico narratore.
 
La prossima stagione è la storia di un lui e una lei, di un marito e una moglie, mostrati in sei momenti della loro vita, a distanza di dieci anni l’uno dall’altro, dal 2015 al 2065. Momenti che raccontano il piegarsi della vita delle persone ai  cambiamenti del mondo.
Viola e Massimo passano tra gli stravolgimenti imposti dal modo nuovo di vivere: un macchinario che permette di vedere i ricordi li costringerà a raccontarsi ogni verità; i soldi spariscono e al loro posto  viene usato il sangue; la morte è obbligatoria e si prenota a un orario e in un giorno esatti; i pasti sono sostituiti da barrette energetiche complete.
Lo spettacolo racconta come si modifica il rapporto tra questi due personaggi, come si modificano la loro voglia di tenerezza, il loro modo di scherzare, la loro innata leggerezza.

Sabato 31 gennaio alle ore 19 in scena Al forestér, vita accidentale di un anarchico con testo di Matteo Bacchini, la regia e l’interpretazione di Savino Paparella e produzione Teatro del Tempo. Protagonista del racconto è Antonio Cieri, soldato di leva, ferroviere, anarchico, antifascista, morto su una collina spagnola in un giorno di aprile. Al forestér è un monologo a più voci che racconta il percorso da ragazzo a un uomo, e da i come un uomo a un uomo libero.

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