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Una birra per ogni quartiere di Pisa, a produrla “La Gilda dei Nani Birrai”

birra

Un nuovo birrificio per la città, una nuova iniziativa imprenditoriale che punta alla produzione di birra di qualità con un design “Pisa-oriented”.

birra_1L’impresa si chiama La Gilda dei Nani Birrai e nasce, come progetto, nel novembre 2013: è allora che i due soci fondatori del marchio, Angelo Priamo e Daniele Maccheroni, amici da tempo e incontratisi proprio grazie alla passione, condivisa, per la birra artigianale, decidono di avviare un’attività. Alle spalle di Angelo, un cammino nell’homebrewing; per Daniele, la conduzione di uno dei pub “storici” di Pisa e un piccolo tratto di strada anche come beer-firm.

Tra i due un accordo su alcuni punti fondamentali: il desiderio di creatività, l’attenzione per i dettagli, la scelta di fornitori di qualità per impianti e materie prime, l’intenzione di esercitare un controllo rigoroso sul processo di lavorazione e di rispettarne le esigenze (i tempi di preparazione e maturazione, le temperature di fermentazione a affinamento).

Il nome. L’idea di un marchio quale La Gilda dei Nani Birrai trae origine dalle pagine dell’universo fantasy: l’altra passione (soprattutto per Angelo), parallela e coesistente rispetto a quella brassicola. Un cosmo nel cui immaginario la stirpe dei nani è caratterizzata come una razza fiera, di infaticabili minatori e costruttori, nonché (e soprattutto, in questo caso) di grandi produttori e consumatori di birra.

Un popolo, poi, organizzato in una società nella quale particolare importanza rivestono le gilde, ovvero le corporazioni in cui si riuniscono tutti coloro che praticano un mestiere: ne hanno una gli ingegneri, gli orefici, i carpentieri e, naturalmente (anzi, su tutti), i birrai. Ogni roccaforte, ogni clan, ogni insediamento ha il suo brewmaster: per i nani, brassare è molto più che un’arte; perché la stessa birra è molto più che una bevanda: è un elemento essenziale della loro dieta, tanto nutriente che bevendone (e avendo nient’altro), si può sopravvivere per settimane.

birra_2Il legame con Pisa. Il birrificio è il primo ad avere un impianto di produzione situato entro i confini del comune di Pisa, a Ospedaletto. Ed è nato con il preciso intento e di sviluppare un forte radicamento nel territorio: di comunicare con chiarezza il proprio senso d’appartenenza alla città e alle sue tradizioni. Una dichiarazione d’identità che si è voluto esprimere combinando la caratterizzazione fantasy con l’iconografia delle manifestazioni del Giugno Pisano, in particolare del Gioco del Ponte.

Così, a ogni birra della Gilda è stato associato un personaggio nanico (idealmente) appartenente a una delle due fazioni del Gioco, le Parti, che qui diventano Clan. Mezzogiorno (“Clan” dei quartieri a sud dell’Arno) è animato da nani con barbe bionde o canute: simboli per birre bianche o chiare. Tramontana (“Clan” dei quartieri a nord del fiume) schiera nani con barbe rosse o brune: allusione a birre ambrate o scure.

Le birre. La Gilda si propone con un portafoglio iniziale di sei prodotti, ispirati principalmente a tipologie brassicole appartenenti al repertorio belga e a quello statunitense; prodotti tesi, nel loro insieme, a coprire un arco sufficientemente variegato di profili gusto-olfattivi e di taglie alcoliche. Le etichette sono la Delphus, American Pale Ale, chiara da 5.5 gradi; e la Vaporis, Belgian Dubbel, ambrata scura, da 7 gradi.

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Pubblicato il: 22 dicembre 2014

Argomenti: Cronaca, Economia-Lavoro, Pisa

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